Category: Bonifica amianto

Bonifica amianto a Verona; la guida definitiva

L’amianto è stato a lungo un materiale diffusamente utilizzato nell’edilizia, ma negli anni si è scoperto quanto sia dannoso per la salute umana, per questo noi di Civer bonifica eternit a Verona abbiamo deciso di preparare questa guida riguardante la bonifica amianto a Verona.

In questa guida, ci focalizzeremo sulla bonifica eternit, la corretta procedura di smaltimento dell’amianto, le normative che regolano questo processo e le certificazioni necessarie per garantire un intervento sicuro ed efficace.

Perché l’amianto è un pericolo per la salute

L’amianto è composto da fibre microscopiche che possono essere facilmente inalate o ingerite. Una volta nel corpo umano, queste fibre possono causare gravi danni alla salute, tra cui malattie respiratorie, come l’asbestosi, e tumori polmonari, come il mesotelioma.

Data la sua presenza diffusa in molte strutture edilizie, è fondamentale rimuoverlo in modo sicuro e controllato per proteggere la salute delle persone e dell’ambiente circostante.

Come va effettuata la bonifica amianto a Verona

La bonifica dell’amianto richiede un processo accurato e professionale.

In primo luogo, è necessario identificare tutte le fonti di amianto presenti nell’edificio.

Successivamente, si procede con la rimozione sicura delle parti contenenti amianto, utilizzando tecniche e attrezzature specializzate per evitare la dispersione delle fibre nell’aria.

Queste possono includere:

  • La bonifica amianto tramite confinamento. Scopri di più, clicca qui.
  • La bonifica eternit tramite incapsulamento. Scopri di più qui.

Infine, l’amianto rimosso deve essere correttamente smaltito in conformità alle normative locali e nazionali.

Rimozione amianto; a chi affidarsi

La bonifica dell’amianto è un’operazione complessa che richiede competenze specifiche e conoscenze approfondite delle normative di sicurezza.

È quindi essenziale affidarsi a professionisti qualificati e certificati per garantire un intervento sicuro ed efficiente.

Noi di Civer Coperture bonifica amianto a Verona siamo un punto di riferimento a Verona per la rimozione dell’amianto, grazie alla nostra esperienza decennale nel settore e al nostro personale altamente qualificato.

Normative sullo smaltimento dell’amianto

In Italia, esistono normative rigorose che regolano lo smaltimento dell’amianto al fine di proteggere la salute pubblica e l’ambiente.

Queste includono:

  • Legge n. 257/1992
  • D.M. 06/09/1994
  • D.M. 14/05/1996
  • D.M. 20/08/1999
  • D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i.

È necessario seguire scrupolosamente queste normative durante tutte le fasi della bonifica, dalla rimozione al trasporto e allo smaltimento finale dell’amianto.

Le autorità competenti supervisionano il rispetto di tali norme e possono infliggere sanzioni severe in caso di violazione.

Certificazioni necessarie per le ditte

Affidarsi a una ditta certificata è fondamentale per garantire la conformità alle normative vigenti e la sicurezza dell’intervento.

Le certificazioni necessarie per svolgere attività di bonifica dell’amianto includono:

  • Inscrizione albo gestore ambientali cat 10A.
  • Attestato di abilitazione per l’esercizio delle attività di bonifica dei materiali contenenti amianto.

Noi di Civer Coperture possediamo tutte le certificazioni necessarie per operare nel settore della bonifica dell’amianto, offrendo servizi di alta qualità e garantendo la massima sicurezza per i propri clienti.

Bonifica amianto a Verona con Civer coperture bonifica eternit

La bonifica dell’amianto è una priorità per la salute pubblica e l’ambiente.

Se sospetti la presenza di amianto nella tua struttura a Verona, non esitare a contattare noi di Civer Coperture per una valutazione professionale e un intervento tempestivo.

La tua sicurezza e quella della tua comunità dipendono da azioni concrete per eliminare questo pericolo invisibile ma grave.

Agisci oggi per un ambiente più sicuro e salubre per tutti.

Se lo desideri puoi contattarci compilando il form che trovi a questa pagina.

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Smaltimento Eternit a Verona; Civer coperture la tua scelta

Se sei proprietario di un edificio con una copertura in eternit, è essenziale che tu comprenda l’importanza dello smaltimento Eternit a Verona e soprattutto perché deve essere smaltito in una maniera corretta.

In questo articolo, esploreremo dove si trova l’eternit all’interno di un edificio, perché è fondamentale intervenire, e come il momento del rifacimento del tetto può diventare un’occasione unica.

Scoprirai come noi di Civer coperture tetti a Verona, specialisti nello smaltimento amianto a Verona, affrontiamo questo processo cruciale e come possiamo essere la risposta alle tue preoccupazioni.

Smaltimento eternit a Verona; dove si trova l’eternit all’interno di un edificio?

L’eternit è comunemente presente nelle coperture di molti edifici, soprattutto in quelli costruiti tra gli anni ’30 e ’80.

Le lastre di eternit sono state utilizzate per molti anni nella costruzione di tetti e coperture di capannoni, garage e strutture simili.

Questa presenza di amianto nei materiali edilizi è una minaccia per la salute, poiché le fibre che compongono le lastre di eternit, tendono con gli anni a disperdersi nell’aria e diventare quindi pericolose per la salute se inalate.

Smaltimento amianto a Verona; perché si deve intervenire?

L’intervento di smaltimento eternit a Verona è fondamentale per proteggere la salute degli occupanti e dell’ambiente.

Le fibre di amianto possono causare gravi problemi respiratori e persino patologie più gravi come il mesotelioma.

Lo smaltimento tempestivo è cruciale per prevenire il rilascio di queste fibre nocive nell’aria. Per scoprire quali danni causa l’eternit alla salute leggi il nostro articolo “Perché smaltire l’amianto? Ecco alcuni motivi”.

Bonifica eternit a Verona; perché il momento del rifacimento tetto è un’occasione unica?

Il rifacimento del tetto offre un’opportunità unica per effettuare lo smaltimento eternit a Verona.

Durante i lavori di ristrutturazione, è possibile rimuovere in modo sicuro le lastre di amianto e sostituirle con materiali più sicuri ed efficienti dal punto di vista energetico.

È un investimento che migliora la sicurezza della struttura e la qualità della vita degli occupanti.

Smaltimento eternit, come agire?

Lo smaltimento dell’eternit deve seguire rigorose norme di sicurezza.

Le lastre devono essere rimosse con attrezzature specializzate e smaltite in siti autorizzati.

Noi di Civer smaltimento eternit a Verona, garantiamo un processo di smaltimento sicuro e rispettoso dell’ambiente, seguendo tutte le normative vigenti.

Rimozione eternit a Verona; come interveniamo noi di Civer bonifica amianto?

Noi di Civer coperture tetti, specializzati nello smaltimento amianto a Verona, ci occupiamo dell’intero processo.

Dall’analisi iniziale alla rimozione sicura e allo smaltimento autorizzato, ci assicuriamo che il tuo edificio sia libero da amianto in modo efficiente e conforme alle normative.

Affidati a noi per un servizio completo e professionale.

Civer smaltimento eternit a Verona per la bonifica amianto

Lo smaltimento dell’eternit è una pratica essenziale per garantire la sicurezza e la salute degli occupanti di un edificio.

Il rifacimento del tetto, forse dopo i forti temporali o le grandinate che hanno colpito la zona del Lago di Garda, rappresenta quindi un’opportunità unica per affrontare questo processo in modo completo.

Contatta noi di Civer Coperture dal 1978 offriamo un servizio affidabile e professionale a Verona.

Proteggiamo la tua casa e il nostro ambiente.

Contattaci oggi per una consulenza personalizzata e assicurati che il tuo tetto sia sempre al sicuro, puoi farlo compilando il form che trovi a questa pagina.

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Rimozione amianto a Verona: scegli CIVER Coperture Tetti per una soluzione sicura

Se stai cercando una soluzione affidabile per la rimozione dell’amianto dal tetto a Verona, sei nel posto giusto. Noi di CIVER Coperture Tetti Verona siamo la scelta ideale per la bonifica e lo smaltimento dell’eternit a Verona e provincia.

In questo articolo, scoprirai i motivi per cui dovresti considerare la rimozione dell’amianto e i benefici che ne derivano.

Perché scegliere CIVER SC per la rimozione amianto a Verona?

I motivi principali per affidarti a noi di Civer Coperture tetti e bonifica eternit a Verona sono:

1. Sicurezza al primo posto

La rimozione amianto a Verona è una procedura delicata che richiede competenza e attrezzature specializzate. Noi di CIVER Coperture Tetti mettiamo sempre la sicurezza al primo posto. Il nostro team altamente qualificato segue rigorosamente tutte le normative di sicurezza per garantire che la rimozione dell’amianto si svolga in modo sicuro, evitando qualsiasi rischio per la salute.

2. Esperienza e professionalità

Con anni di esperienza nel settore, il nostro team ha affrontato una vasta gamma di progetti di bonifica amianto a Verona. Ci occupiamo della rimozione dell’amianto da tetti di abitazioni, magazzini e aziende, garantendo un servizio professionale e di alta qualità. Scopri come interveniamo per effettuare la bonifica dell’amianto a Verona. Clicca qui.

3. Salvaguardia dell’ambiente

La corretta rimozione e smaltimento dell’amianto è fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente. Noi di CIVER Coperture Tetti Verona adottiamo le migliori pratiche per garantire che l’eternit venga smaltito in modo ecocompatibile, riducendo al minimo l’impatto ambientale.

4. Riqualificazione del tuo tetto

La rimozione dell’amianto non solo migliora la sicurezza, ma può anche contribuire a migliorare l’aspetto e l’efficienza del tuo tetto. Dopo la bonifica, possiamo aiutarti a trovare la soluzione di copertura ideale per il tuo tetto, garantendo una maggiore durabilità e resistenza alle intemperie.

Benefici della rimozione dell’amianto

La rimozione dell’eternit dal tetto della tua casa, del tuo magazzino o del tuo capannone industriale o agricolo è fondamentale per almeno quattro motivi.

1. Tutela la salute

L’amianto è noto per i suoi gravi rischi per la salute, tra cui malattie polmonari e tumori. La rimozione tempestiva dell’amianto dal tuo tetto contribuirà a preservare la salute tua e di chiunque viva o lavori nell’edificio.

2. Rispetto delle normative

La legge richiede la rimozione dell’amianto in molte situazioni. Scegliendo CIVER Coperture Tetti, puoi essere certo di rispettare tutte le normative locali e nazionali in materia di amianto.

3. Aumento del valore dell’immobile

La rimozione dell’amianto può aumentare il valore della tua proprietà, rendendola più attraente sul mercato immobiliare.

4. Maggiore efficienza energetica

La sostituzione del tetto in eternit con materiali più moderni e efficienti dal punto di vista energetico può portare a un notevole risparmio energetico.

Contattaci per un preventivo gratuito

Se hai bisogno di rimuovere l’amianto dal tuo tetto a Verona o desideri migliorare la qualità del tuo tetto, non esitare a contattarci. Siamo qui per rispondere a tutte le tue domande e fornirti un preventivo gratuito e personalizzato. Puoi farlo compilando il form che trovi a questa pagina.

Rivolgiti quindi a noi di CIVER Coperture Tetti Verona per una soluzione sicura e professionale. La tua sicurezza e soddisfazione sono la nostra priorità.

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Bonifica amianto dai tetti agricoli grazie al Bando agrivoltaico

Risparmio energetico e protezione dell’ambiente il tutto grazie al nuovo bando agrivoltaico, parco agrisolare, che vede il via in questi giorni.

Un bando che mette a disposizione dei fondi per effettuare la riqualificazione degli edifici agricoli potendo smaltire l’amianto presente nelle coperture ed installando contestualmente degli impianti fotovoltaici, ma per accedere hai tempo solo fino al 27 ottobre 2022.

Vediamo quindi di fare un po’ di chiarezza.

Parco agrisolare, gli obiettivi

Di questo bando abbiamo già parlato qualche mese fa, ma ora siamo in dirittura di arrivo per accedere ai fondi messi a disposizione dal governo.

Gli obiettivi che si pone questo bando agrivoltaico a cui sono stati dedicati 1,5 miliardi di euro di risorse, sono in linea con il PNRR.

L’obiettivo finale di questo bando è quello di installare pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici ad uso produttivo, agricolo, zootecnico ed agroindustriale, per un totale di 4,3 milioni di metri quadri con una produzione stimata in 0,43 gigawatt (GW).

Se pensiamo hai molti edifici agricoli, spesso ormai fatiscenti, che popolano le nostre regioni, ci rendiamo conto del potenziale che questo rappresenta in termini di produzione elettrica totalmente green.

Bando agrivoltaico il regolamento

Per poter accedere a questo bando si devono chiaramente rispettare alcune priorità e norme.

Principalmente l’installazione dei pannelli fotovoltaici dovrà avvenire con la contestuale riqualificazione delle strutture oggetto di intervento, il che potrà includere la:

  • rimozione e lo smaltimento dell’amianto sui tetti nel rispetto della normativa vigente in materia;
  • realizzazione dell’isolamento termico dei tetti;
  • realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto.

Chi può usufruirne?

Come indicato nel Decreto Ministeriale del 25/03/2022 i beneficiari della misura potranno essere:

  • imprenditori agricoli, cioè coloro che, iscritti nella sezione speciale del registro imprese, in forma di persona fisica o giuridica, esercitano una delle seguenti attività, così come previsto dall’art. 2135 e s.m.i. del c.c.: coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività connesse;
  • imprese agroindustriali, cioè le aziende che, attive nella lavorazione e trasformazione dei prodotti agricoli, alla data di presentazione della Proposta sono in possesso, come codice ATECO prevalente, di uno dei codici ATECO di cui all’elenco pubblicato sul sito del Ministero.
  • cooperative agricole, anche sotto forma di consorzio, cioè le società che, alla stregua dell’imprenditore agricolo, svolgono una delle attività di coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività connesse, e risultano iscritte nella sezione speciale del registro imprese.

Per tutti questi è richiesto di essere iscritti e attivi nel Registro delle Imprese e di essere in regola con i versamenti contributivi, leggi DURC.

Come accedere al bando agrivoltaico?

Come indicato sul sito del Ministero delle politiche agricole, le domande di accesso agli incentivi dovranno essere presentate attraverso il portale messo a disposizione dal Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. accessibile dall’Area clienti.

Il caricamento delle proposte sarà possibile dalle ore 12:00 del 27 settembre fino alle ore 12:00 del 27 ottobre 2022.

Il Bando “Parco Agrisolare” prevede la concessione di un finanziamento in conto capitale, fino ad esaurimento delle risorse disponibili e l’intensità dell’agevolazione varia dal 30% al 70% in funzione del tipo di intervento, d’impresa e della localizzazione geografica dell’impresa.

Bonifica amianto dai tetti agricoli grazie al Bando agrivoltaico

Oggi, per un’azienda agricola i  costi energetici rappresentano oltre il 40% dei costi variabili, quindi dotarsi di un impianto fotovoltaico è una priorità.

Inoltre bonificare i propri capannoni agricoli dall’amianto presente, spesso rappresenta un costo notevole per le aziende agricole

Se a questo punto desideri sapere come usufruire del bando agrivoltaico, contatta noi di Civer bonifica amianto Verona per ricevere ulteriori informazioni e consigli.

Puoi compilare il form che trovi a questa PAGINA o chiamarci ai numeri di telefono indicati.

Bonifica amianto e bando fotovoltaico tetti agricoli

Con il nuovo bando fotovoltaico tetti agricoli, si punta alla realizzazione di impianti fotovoltaici e conseguente smaltimento amianto sui tetti dei capannoni agricoli presenti sul territorio nazionale.

Capannoni agricoli e amianto

Accedere al bando fotovoltaico tetti agricoli permetterebbe di affrontare una situazione che ad oggi rappresenta una fonte di inquinamento nelle nostre campagne.

La bonifica e smaltimento amianto è una priorità specialmente per i capannoni ad uso agricolo.

Per molti anni le coperture in amianto o eternit, sono state la scelta preferita nella costruzione di fienili e capannoni ad uso agricolo.

I costi contenuti, l’idea che una copertura in amianto non avrebbe richiesto manutenzione e che avrebbe garantito una notevole durata nel tempo, ne hanno favorito un uso esteso per molti anni.

Questo però ci ha portati alla situazione attuale, dove la presenza di manufatti in amianto nelle nostre campagne, crea un inquinamento ambientale e ad un danno per la salute umana non quantificabile.

Per vedere un esempio di bonifica amianto su un capannone agricolo vedi QUI

Bando fotovoltaico tetti agricoli un’occasione per sanare e risparmiare

Grazie al bando fotovoltaico tetti agricoli è ora possibile “prendere due piccioni con una fava”.

Accedendo ai finanziamenti previsti da questo bando sarà infatti possibile migliorare i molti stabili agricoli presenti nel nostro paese eliminando l’amianto presente.

Obiettivi del bando fotovoltaico su tetti agricoli

Gli obiettivi che si pone questo bando a cui sono stati dedicati 1,5 miliardi di euro di risorse, sono in linea con il PNRR.

L’obiettivo è quello di installare i pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici ad uso produttivo, agricolo, zootecnico ed agroindustriale, per un totale di 4,3 milioni di metri quadri con una produzione stimata in 0,43 gigawatt (GW).

L’installazione dei pannelli fotovoltaici dovrà avvenire con la contestuale riqualificazione delle strutture oggetto di intervento, il che potrà includere la:

  • rimozione e lo smaltimento dell’amianto sui tetti nel rispetto della normativa vigente in materia;
  • realizzazione dell’isolamento termico dei tetti;
  • realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto.

Le spese sostenute saranno ammesse fino alla soglia massima di 250.000 euro IVA esclusa.

Vi è la previsione anche di una soglia di spesa per gli interventi riconosciuti fino a 1.500 euro/kWp (Kilowatt Picco).

Chi sono gli interessati?

La potenza massima degli impianti ammessa all’incentivo è fino a 300 kWp, mentre gli impianti di potenza inferiore a 10 kWp non saranno ammessi.

L’incentivo sarà riconosciuto in conto capitale nella misura del 65% della spesa ammessa, con possibilità di una ulteriore maggiorazione del 25% per le imprese giovani.

Il bando si riferisce anche di alcuni criteri di priorità delle domande, ma che saranno più chiari quando il bando sarà definitivo, di sicuro si sa che questa misura riguarderà le imprese agricole singole o associate con la qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP), i Coltivatori Diretti iscritti alla previdenza agricola e le imprese agroindustriali.

Bonifica amianto su tetti agricoli

Oggi, per un’azienda agricola, i  costi energetici rappresentano oltre il 20% dei costi variabili, quindi dotarsi di un impianto fotovoltaico è una priorità.

Inoltre bonificare i propri capannoni agricoli dall’amianto presente, spesso rappresenta un costo notevole per le aziende agricole

Se a questo punto desideri sapere come usufruire del bando fotovoltaico tetti agricoli, contatta noi di Civer bonifica amianto Verona per ricevere ulteriori informazioni e consigli.

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Bonifica eternit come intervenire in caso di rimozione amianto a Verona

I manufatti in eternit devono essere bonificati ma come intervenire in caso di rimozione amianto a Verona?

Esistono diverse metodologie che vengono messe in campo al fine di effettuare la bonifica dell’amianto e conoscerle permette anche ai non addetti ai lavori di avere una maggiore consapevolezza sulle modalità in cui viene effettuata la bonifica eternit.

I materiali contenenti amianto infatti, non sono tutti uguali e hanno bisogno di procedure differenti affinché le operazioni possano svolgersi in sicurezza.

Come si scelgono i metodi per effettuare la rimozione amianto

Esistono tre principali metodi di bonifica dell’eternit: rimozione, incapsulamento e confinamento.

Tutti e tre le metodologie rispondono a diverse esigenze e offrono soluzioni adeguate al caso specifico da trattare.

La scelta dell’uno rispetto all’altro comunque non è casuale ma è determinata da alcuni fattori codificati nel DM 6 settembre 1994 che possono essere riassunti in:

  • friabilità del materiale;
  • stato della superficie, con attenzione ad eventuali affioramenti di fibre;
  • presenza di sfaldamenti, crepe o rotture;
  • rilevazione di materiale friabile o polverulento in corrispondenza di scoli d’acqua, grondaie, ecc.

Nel decreto sopra citato è presente un diagramma di flusso dettagliato così da aiutare gli esperti del settore ad individuare la procedura più consona a seconda del reale stato di conservazione dell’artefatto.

Rimozione amianto Verona

Con la rimozione amianto ci si propone di garantire l’integrità del materiale durante ogni fase dell’intervento.

Le lastre di cemento amianto presenti nelle coperture vengono quindi rimosse con l’impiego di appositi strumenti atti a preservarne l’integrità.

A questo punto si interviene imballando più volte le lastre di eternit così da sigillarle per il trasporto.

Incapsulamento amianto

Si inizia con una prima operazione di pulizia della superficie su cui andranno applicate le resine, con la quale si andranno a rimuovere i residui vegetali, detriti di ogni genere e ogni elemento che potrebbe impedire l’adesione delle resine.

In seguito si deve applicare un prodotto impregnante su tutta la superficie.

Poi, ad asciugatura avvenuta del prodotto applicato, si procederà con l’applicazione di due mani di prodotto incapsulante caratterizzato da due colori diversi, per ciascuna mano di trattamento, così che a vista d’occhio, si possa rilevare l’effettiva copertura della superficie in eternit in modo che non risultino aeree esposte.

Con questo tipo di intervento viene garantita la sicurezza per circa 20 anni.

Confinamento dell’amianto

In pratica consiste nell’installazione di una barriera a tenuta che separi i materiali contenenti amianto dalle aree occupate dell’edificio.

Generalmente e per maggior sicurezza, i materiali contenenti amianto vengono anche incapsulati, così da assicurare che vi sia un rilascio delle fibre all’interno del confinamento stesso.

Con la tecnica del confinamento si vanno ad installare delle barriere, un nuovo tetto e una sotto copertura, che appunto “confinano” il manufatto in amianto al loro interno, impedendo la diffusione del materiale cancerogeno.

Se desiderate a questo punto ulteriori informazioni per conoscere qual è la miglior procedura nel vostro caso per effettuare la rimozione amianto a Verona su un edificio, potete rivolgervi a noi di CIVER coperture S.C.

Potete telefonare al +39 045 9251178 o compilare il FORM che trovate a questa pagina per essere ricontattati.

           Civer Coperture S.C.

Bonifica amianto superbonus 110 e regime IVA, ecco alcuni chiarimenti

Recentemente l’agenzia delle entrate ha fornito alcuni chiarimenti sulla bonifica amianto relativa all’utilizzo del superbonus 110 e su quale regime IVA applicare per la rimozione e smaltimento amianto ed in questo articolo andremo ad esaminare quanto è stato detto.

Bonifica amianto e utilizzo del superbonus 110

Il quesito che è stato sottoposto all’agenzia delle entrate era se “La rimozione dell’amianto è incentivabile?

Nella sua risposta (06/10/2021 n. 672) l’agenzia delle entrate ha chiarito che per quanto riguarda la rimozione dell’amianto, tali interventi ottengono il Superbonus 110 se si dimostra che sono strettamente collegati ai lavori incentivati.

La condizione principale per ottenere la detrazione è che l’intervento sia effettivamente realizzato e che un tecnico attesti la rispondenza ai requisiti richiesti, la congruità delle spese sostenute e il fatto che queste siano effettivamente strettamente collegate all’intervento agevolato.

Rimozione amianto, quale regime IVA applicare

Durante una ristrutturazione in un edificio a prevalente destinazione abitativa privata, si producono una serie di materiali da smaltire, talvolta contenenti amianto.

In questo caso, quale aliquota va applicata alle attività di bonifica e smaltimento dei materiali prodotti nei cantieri?

L’Agenzia delle Entrate ha risposto in data 27/08/2021 n. 11 e ha spiegato che l’Iva agevolata, in linea con il Decreto IVA, può essere applicata per le prestazioni di servizi dipendenti da contratti di appalto relativi alla costruzione di case di abitazione e alla realizzazione degli interventi di recupero su fabbricati o porzioni di fabbricati.

Ora, per capire se l’IVA agevolata può essere estesa alle prestazioni di servizi riguardanti i lavori di bonifica amianto, occorre valutare se queste prestazioni possano qualificarsi come accessorie all’operazione principale di realizzazione degli interventi di recupero del patrimonio edilizio.
In questo caso possono risultare accessorie ad un’operazione principale se:

  • integrano, completano e rendono possibile quest’ultima;
  • sono rese direttamente dal medesimo soggetto dell’operazione principale (anche a mezzo di terzi, ma a suo conto e spese);
  • sono rese nei confronti del medesimo soggetto nei cui confronti viene resa l’operazione principale;

Questo significa che la prestazione accessoria deve formare un tutt’uno con l’operazione principale di recupero del patrimonio edilizio, mentre non è sufficiente che essa sia di una generica utilità come prestazione accessoria all’attività principale.

L’Agenzia ha aggiunto che gli interventi di bonifica in esame, possono qualificarsi come accessori all’operazione principale se eseguiti dal medesimo soggetto che effettua l’intervento di recupero edilizio.

Il nesso di accessorietà, non ricorre se le attività di bonifica e trasporto sono effettuate da un soggetto diverso rispetto a quello che ha realizzato gli interventi di recupero.
Sulla base di questi motivi, l’Agenzia delle Entrate ha concluso che l’aliquota al 10% va applicata se le prestazioni sono svolte dallo stesso soggetto che esegue i lavori, in caso contrario scatta l’IVA ordinaria al 22%.

Se desiderate a questo punto ulteriori informazioni per comprendere quali sono le normative vigenti in caso dobbiate effettuare la rimozione amianto su un edificio o come usufruire del superbonus 110, potete rivolgervi a noi di CIVER coperture S.C.

Potete telefonare al +39 045 9251178 o compilare il FORM che trovate a questa pagina per essere ricontattati.

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Mini guida al superbonus 110%

Da qualche mese il superbonus 110% è pienamente operativo.

Chi possono usufruirne? In quali contesti si può usare? Come usufruirne?

Il decreto rilancio

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (18 luglio 2020) del decreto rilancio e in particolare grazie all’articolo 119, sono stati definiti chiaramente gli interventi, le condizioni di accesso, i beneficiari e le condizioni per la cessione del credito relativi al superbonus 110%.

Vediamo quindi di riassumere quanto indicato fino ad ora.

Chi può beneficiare del superbonus 110% ?

I beneficiari sono:

  • condomìni;
  • persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni;
  • Istituti autonomi case popolari (IACP) comunque denominati;
  • cooperative di abitazione a proprietà indivisa, onlus, associazioni di volontariato e associazioni e società sportive dilettantistiche (ASD), solo per lavori sugli spogliatoi.

In quali contesti si applica?

La detrazione come indicato nel decreto rilancio si applica a:

  • prime case e seconde case in condominio le quali hanno diritto al superbonus del 110% per interventi antisismici e di riqualificazione energetica.
  • Inoltre anche le prime e seconde case unifamiliari hanno diritto al superbonus del 110% per interventi antisismici e di riqualificazione energetica.
  • la detrazione invece non si applica alle unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali A1, A8 e A9 (abitazioni di tipo signorile, ville e castelli ovvero palazzi di eminenti pregi artistici o storici).

Come si può usufruire del BONUS?

Fondamentalmente esistono 3 modi per poter usufruire del superbonus 110%.

Una prima modalità consiste nell’utilizzo per sé del credito d’imposta e quindi, ad esempio, se il proprietario ha fatto lavori per 20mila euro disporrà di un credito di 22mila euro e potrà pagare per 5 anni 4.400 euro di tasse in meno;

Una seconda modalità è quella del trasferimento del credito o cessione alla DITTA che ha eseguito i lavori, che lo userà a sua volta per incassarlo subito trasferendolo a un’impresa più grande o a una banca, oppure lo terrà per sé per pagare meno tasse. 

Oppure il privato potrà trasferire il credito ad una BANCA.

L’opzione general contractor

L’enorme numero di adempimenti gravanti sui professionisti ma anche sui committenti (si pensi agli oltre 40 documenti da presentare alla banca per chi sceglie di cedere il credito) sono un deterrente potente.

Per questo stanno fiorendo i “general contractor” che si offrono di gestire tutto, dalla banca all’impresa, dalle certificazioni agli sconti in fattura.

Questa di fatto è un’altra possibilità per usufruire del superbonus 110%.

Ma tutto questo costa e chi vuole dormire sonni tranquilli deve mettere in conto un 20-30% dell’importo da spendere tra i mille rivoli di consulenze che serviranno a tutelarlo.

Si dovrà anche scegliere con cura tra offerte che non sempre provengono da strutture davvero attrezzate e competenti.

Cosa fare a questo punto?

A questo punto la prima cosa da fare è contattare un tecnico qualificato che, dopo un colloquio conoscitivo delle necessità e un sopralluogo, potrà consigliare la scelta migliore in relazione agli obiettivi del contribuente e, quindi, redigere un progetto che contenga costi certi e simulazioni economiche.

Poi si provvederà ad un’iniziale certificazione APE (attestato prestazione energetica) essenziale per certificare il miglioramento di due classi energetiche.

Quindi, grazie ai lavori di qualificazione energetica come l’installazione di un cappotto termico, la sostituzione delle caldaie, il rifacimento tetto (un modo anche per effettuare lo smaltimento amianto) … la vostra abitazione potrà effettuare un miglioramento di due classi energetiche essenziale per usufruire del superbonus 110%.

Ricordiamo che una corretta fase progettuale è fondamentale per evitare di incorrere in problematiche in fase esecutiva che possono minare la stessa fruizione della detrazione fiscale.

Proprio per questo, se desiderate ulteriori informazioni, noi di Civer SC, saremo pronti a guidarvi e ad aiutarvi a cogliere queste opportunità.

Potete contattarci direttamente, venendo nella nostra sede di San Giovanni Lupatoto o telefonando al nostro numero 045 9251178 oppure compilando il form che trovate QUI.

11 Novembre 2020 by creativart 0 Comments

Bonifica eternit tramite confinamento amianto

Il confinamento amianto è una delle varie metodologie per rendere inerti i manufatti in eternit.

Nonostante da molti anni si sia a conoscenza del pericolo costituito dall’amianto, ad oggi in Italia si stima che vi siano ancora 30 milioni di tonnellate di amianto da rimuovere e smaltire, ma i luoghi di stoccaggio sono in rapida diminuzione, da qui la necessità di trovare altre alternative allo smaltimento eternit.

Tra queste vi è sicuramente l’incapsulamento e il confinamento amianto.

Il materiale, l’eternit, rimane dov’è, ma subisce un trattamento che impedisce il rilascio nell’ambiente delle pericolose fibre.

In cosa consiste il confinamento amianto?

In pratica consiste nell’installazione di una barriera a tenuta che separi i materiali contenenti amianto dalle aree occupate dell’edificio.

Generalmente e per maggior sicurezza, i materiali contenenti amianto vengono anche incapsulati, altrimenti il rilascio delle fibre continuerebbe all’interno del confinamento.

Con la tecnica del confinamento si vanno ad installare delle barriere, un nuovo tetto e una sotto copertura, che appunto “confinano” il manufatto in amianto al loro interno, impedendo la diffusione del materiale cancerogeno.

Come agire?

Prima di procedere con la posa della nuova copertura e per maggior sicurezza, le lastre contenenti cemento-amianto devono essere trattate con l’incapsulamento preventivo.

In questo modo, si ottiene il duplice risultato di prevenire la dispersione delle fibre e si vanno a consolidare le lastre contenenti amianto rinforzando le parti più deboli.

Se la parte inferiore della copertura è a vista, si deve procedere all’incapsulamento anche della parte sottostante.

Eseguito l’incapsulamento si passa alla posa della nuova copertura, costituita generalmente da pannelli metallici.

L’utilizzo di pannelli metallici, ha infatti il vantaggio di non appesantire oltremodo il tetto esistente.
Per questo motivo il proprietario dello stabile deve fornire il calcolo delle portate dei sovraccarichi accidentali previsti per la nuova struttura.

A questo punto la posa viene eseguita come per una normale copertura metallica, quindi in fase di realizzazione si prevederanno le dilatazioni del metallo sottoposto ad irraggiamento solare con giunti di dilatazione e una particolare attenzione riguardo al fissaggio sulla copertura in cemento-amianto, oltre che alle precauzioni in fase di posa per evitare ristagni di acqua e garantire un corretto deflusso delle acque meteoriche.

La sovra copertura si esegue su superfici non particolarmente degradate e, se la portanza del tetto lo consente, si possono impiegare pannelli coibentati così da ottenere, oltre alla bonifica, anche un miglioramento energetico dell’edificio.

Quali sono i vantaggi?

I vantaggi dell’adottare la tecnica del confinamento amianto sono molteplici:

  1. Si ottiene la completa protezione degli ambienti dall’amianto
  2. Minor costo di realizzazione
  3. Non occorre un materiale sostitutivo
  4. Discreta resistenza agli urti
  5. Non si producono rifiuti pericolosi

In questo modo si ottiene un nuovo tetto evitando la rimozione della copertura contenente amianto e il conseguente smaltimento.

In questo caso si dovrà comunque mettere in atto un regolare programma di ispezione in modo da verificare regolarmente la tenuta stagna della nuova copertura.

Se desiderate saperne di più, o volete ulteriori informazioni su come realizzare il confinamento amianto a Verona e provincia, potete contattarci, venendo nella nostra sede di San Giovanni Lupatoto, telefonando al 045 9251178 oppure compilando questo form.

La bonifica eternit tramite incapsulamento amianto

Incapsulamento amianto un metodo efficace?

I manufatti in amianto o eternit continuano ad essere un notevole problema ambientale e di salute pubblica.

Come abbiamo spesso indicato l’amianto per molto tempo è stato normalmente utilizzato in edilizia.

Tetti, coperture agricole ed industriali, canne fumarie, per molto tempo sono stati costruiti con elementi in amianto.

Amianto e salute

Da diversi anni sappiamo come le fibre di amianto siano cancerogene.

L’amianto è un minerale naturale, composto da fasci di fibre, le quali col tempo si dividono longitudinalmente in fibre sempre più piccole e qui iniziano i problemi.

Queste fibre infatti sono invisibili all’occhio umano e possono essere facilmente inalate divenendo causa di diverse patologie, come il mesotelioma, causa di circa 6000 decessi all’anno nella sola Italia.

Come agire?

Per eliminare il rischio amianto, esistono diverse procedure, tra cui quella che andremo ora ad analizzare, la bonifica eternit tramite incapsulamento amianto.

Di cosa parliamo?

L’incapsulamento dell’amianto consiste nel trattamento dei materiali contenenti amianto con prodotti penetranti o ricoprenti che tendono ad inglobare le fibre di amianto e a costituire una pellicola di protezione sulla superficie esposta. 

La bonifica eternit tramite incapsulamento amianto

Si inizia con una prima operazione di pulizia della superficie su cui andranno applicate le resine, con la quale si andranno a rimuovere i residui vegetali, detriti di ogni genere e ogni elemento che potrebbe impedire l’adesione delle resine.

In seguito si deve applicare un prodotto impregnante su tutta la superficie.

Poi, ad asciugatura avvenuta del prodotto applicato, si procederà con l’applicazione di due mani di prodotto incapsulante caratterizzato da due colori diversi, per ciascuna mano di trattamento, così che a vista d’occhio, si possa rilevare l’effettiva copertura della superficie in eternit in modo che non risultino aeree esposte.

Quanto dura?

Questo tipo di intervento ha una durata di circa 20 anni.

Chiaramente dopo aver eseguito l’intervento di incapsulamento è bene predisporre un piano di manutenzione dell’opera, consistente in controlli delle superfici tra una stagione e l’altra, al fine di verificarne l’integrità e poter intervenire con piccoli ritocchi in caso si presentino aeree con amianto esposto.

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Incapsulamento amianto

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