Tetto verde la soluzione contro la crisi
Come conseguenza del coronavirus una nuova idea di edificio più green, dal tetto verde, alle pareti verdi verticali, per un’edilizia più ecosostenibile, che punti al risparmio energetico e ad abbattere i costi.
La situazione di emergenza nella quale stiamo vivendo a causa del Coronavirus Covid-19 e la crisi economica che ne consegue ci porta a ridefinire i nostri progetti per il futuro e quindi a rivedere il modo in cui costruiamo le nostre abitazioni.
Guardare oltre
Quando l’attuale crisi cesserà si dovrà ripensare non solo a risollevare l’economia mondiale ma anche al modo in cui pensiamo di svilupparla.
In queste valutazioni rientra anche l’edilizia.
La maggioranza degli edifici in Italia presentano infatti delle criticità dovute al tempo, alla sostenibilità e alla sicurezza.
Basti pensare che ad oggi ben il 70% dei fabbricati in Italia ha più di 30 anni, e questo significa che la maggior parte delle costruzioni presenta alcune, se non tutte, queste criticità.
Presenza di eternit, un elemento estremamente cancerogeno e che dovrebbe essere smaltito (per un corretto smaltimento amianto Verona vedi qui), scarso isolamento termico che porta a maggiori consumi e quindi a maggior inquinamento ambientale, strutture non antisismiche in un paese estremamente sismico … e l’elenco potrebbe continuare.
Da dove iniziare?
In questo caso iniziamo dal tetto, un tetto verde.
Un tetto verde come soluzione
Perché? Un motivo è per l’ambiente e per la nostra salute.
Da quello che stiamo vedendo, ambiente e salute sono collegati.
Un ambiente pulito, privo di inquinanti, favorisce il nostro benessere.
Oggi la maggior parte delle nostre case non sono ben isolate e questo porta ad un uso eccessivo del riscaldamento in inverno, con conseguente aumento dell’inquinamento e delle pm10, e ad uso dei condizionatori d’estate per contrastare il caldo torrido.
Un tetto ben isolato, un tetto verde, può aiutarci a contrastare questo trend.
Vediamo perché.
Primo, lo strato di terra vegetale contribuisce in maniera sostanziale all’isolamento dell’ultimo solaio, soprattutto dal caldo estivo, ammortizzando nel tempo l’azione del calore negli ambienti abitativi sottostanti, inoltre è un ottimo isolante anche contro il freddo, in quanto aumenta la capacità termica dell’intero solaio.
Secondo, contribuisce al miglioramento del microclima urbano, in quanto l’acqua viene in questo modo accumulata e rilasciata lentamente nell’aria sotto forma di vapore rinfrescando l’aria circostante e mitigando l’effetto di isola di calore tipico delle città.
Terzo, l’alta capacità di accumulo che caratterizza lo strato vegetale costituisce un vantaggio anche per la rete di smaltimento dell’acqua piovana della città, soprattutto in caso di pioggia intensa, che così viene smaltita più lentamente.
Quarto, lo strato vegetale del verde pensile funziona anche come ottima protezione della copertura e della sua impermeabilizzazione contro la rottura dovuta a sbalzi termici, garantendone una durata maggiore.
Quinto, Ottimo isolamento acustico. (Trovi un esempio qui)
In conclusione
In un periodo in cui molte cose andranno riviste e ripensate con un’ottica diversa, un’ottica volta a preservare l’ambiente e la nostra salute, anche la realizzazione dei nostri edifici abitativi e commerciali andrà rivista.
In questo si inserisce anche la realizzazione di un tetto in grado di abbattere non solo i costi di mantenimento, ma di migliorare il nostro ambiente.
Quindi nel progettare un nuovo edificio, l’idea di realizzare una copertura verde è un’opzione da non scartare, ricordando che anche questo tipo di realizzazione beneficia dei bonus casa fino al 31 dicembre 2020.
Se desiderate comunque ulteriori informazioni, su questo o su altri argomenti e studiare la soluzione migliore per il vostro edificio, noi di CIVER S.C. saremo felici di aiutarvi.
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