Perché smaltire l’amianto? Ecco alcuni motivi

Perché smaltire l’amianto? La domanda apparentemente semplice nasconde una serie di altre domande che meritano una risposta più approfondita per farci comprendere la piena portata del problema.

Problemi legati all’amianto

Generalmente quando pensiamo all’amianto, lo associamo ai problemi che crea alla nostra salute e da qui la necessità di rimuoverlo dalle nostre abitazioni o altri edifici.

E già questo dovrebbe essere più che sufficiente per farci capire perché smaltire l’amianto.

Di fatto però, l’amianto si è dimostrato nel corso del tempo un problema sempre maggiore non solo per la salute umana, ma anche per la salute animale e dell’ecosistema che ci circonda

Amianto e salute

Per quanto riguarda la salute umana, uno dei problemi maggiori legato all’amianto è dovuto alla latenza che intercorre dal momento in cui si è venuti in contatto con l’amianto fino al momento in cui si manifesta effettivamente la malattia, il mesotelioma, un tempo notevole, in alcuni casi la malattia si manifesta ben 50 anni dopo l’esposizione all’amianto, ed è inoltre una malattia che sta reclamando un notevole numero di vittime ogni anno, al momento circa 6000 vittime, questo solo in Italia, ed è un dato in continuo aumento.

A questo freddo dato, aggiungiamo la difficoltà di prevenire la malattia, infatti a meno che non vi sia stata un’esposizione diretta all’amianto non è sempre facile prevenire l’insorgenza di questa patologia.

Ma è un problema che colpisce solo le persone?

È un problema solo per l’uomo?

No! L’amianto è un problema di salute anche per gli animali.

Negli anni ci si è concentrati principalmente sugli animali domestici ed è stata dimostrata la correlazione tra l’esposizione all’amianto e l’insorgere di malattie correlate all’amianto come l’asbestosi.

La differenza tra l’uomo e gli animali sta nel tempo di latenza, pochi anni per gli animali contro le decine di anni per l’uomo.

E se animali domestici, venuti in contatto con polveri d’amianto presenti nell’ambiente, nell’acqua o semplicemente depositate sui vestiti dei loro padroni, hanno sviluppato questa patologia, è logico aspettarsi che anche animali d’allevamento e selvatici possano sviluppare malattie collegate all’amianto.

Ora, se esseri umani e animali sono colpiti da malattie a causa dell’amianto, che dire dell’ambiente?

L’amianto presente nell’ambiente provoca danni e una qualche forma di inquinamento?

Amianto e mondo vegetale

Studi scientifici effettuati presso stagni e corsi d’acqua situati nei pressi di installazioni industriali dove veniva lavorato il minerale o vicine a miniere dove veniva estratto l’amianto, hanno mostrato come una particolare alga la Lemna gibba, comunemente nota come “lenticchia d’acqua”, sia, per così dire, un esempio dei possibili danni arrecati al mondo vegetale dall’esposizione a questo minerale.

I ricercatori hanno infatti scoperti che le sottili fibre minerali cadute nell’acqua, siano in grado di incunearsi all’interno delle cellule, provocando uno stress ossidativo che si ripercuote sulla formazione delle strutture intracellulari, compromettendo la regolare funzionalità di tutta la pianta.

Perché smaltire l’amianto?

Quindi visti i danni al mondo animale e vegetale e a tutto l’ambiente la domanda sul perché smaltire l’amianto trova una facile risposta.

Viviamo in un mondo il cui equilibrio è stato particolarmente compromesso dal nostro progresso.

Abbiamo compreso perché smaltire l’amianto per questo, quello che possiamo fare a livello personale è agire per proteggere la nostra salute, quella dei nostri cari e di tutto l’ambiente che ci circonda smaltendo l’amianto in modo appropriato.

Se desideri avere altre informazioni sul perché smaltire l’amianto e come farlo in modo corretto, puoi rivolgerti a noi di Civer S.C., da anni impegnato nello smaltimento amianto a Verona e provincia, contattandoci di persona, venendo nella nostra sede di San Giovanni Lupatoto, oppure telefonando.

            Il Team di Civer S.C.

Situazione amianto 2018

Sono passati più di 26 anni da quando con la legge n. 257, del 27 marzo 1992, l’amianto venne messo al bando in Italia, ma qual è la situazione amianto 2018?

Situazione amianto 2018

La situazione amianto 2018  disegna un quadro a luci chiaro scure.

Ad oggi si calcola che in tutta Italia siano presenti ancora dai 32 ai 40 milioni di tonnellate di amianto, mentre si presume che siano oltre 75.000 gli ettari di territorio contaminati da questo materiale.

Per molti anni questo minerale è stato usato in molti modi e all’interno di molti prodotti, il più famoso è sicuramente l’Eternit, utilizzato quindi come copertura di capannoni, case private e molti altri.

Per non dimenticare, l’utilizzo che se ne è fatto come isolante termico nei frigoriferi, come materiale di coibentazione nei treni, negli autobus e nelle navi e anche in molti strumenti di uso quotidiano.

Focalizzandoci ora sull’argomento che ci interessa maggiormente come azienda, cioè i tetti in genere, si stima che vi siano circa 2.5 miliardi di metri quadri di coperture in fibrocemento amianto, su capannoni, edifici pubblici e privati.

Alla luce di questi dati, possiamo senza ombra di dubbio affermare che la situazione amianto 2018, non è sicuramente delle migliori.

Resta quindi ancora molto da fare!

Situazione amianto 2018; “Ancora 2.5 miliardi di metri quadri di coperture in fibrocemento amianto!”

Cosa fare?

Negli ultimi anni, grazie all’extra-incentivo per l’installazione di impianti fotovoltaici, alla bonifica e rinnovo delle coperture, sono stati bonificati più di 20.000.000 di metri quadri di coperture, realizzando vere e proprie centrali fotovoltaiche diffuse per più di 2.000 MW di potenza (capaci di produrre energia elettrica pulita per i consumi di quasi 1 milione di famiglie).

Certo resta ancora molto da fare e proprio grazie agli incentivi fiscali presenti nel pacchetto bonus casa 2018, si potrà sicuramente migliorare la situazione nei prossimi anni.

Noi di Civer S.C. saremo felici di potervi dare ulteriori informazioni, non solo spiegandovi quelli che sono i rischi connessi al mancato smaltimento dell’amianto, ma anche su come usufruire al meglio i benefici degli incentivi fiscali.

Potete contattarci di persona, venendo nella nostra sede di San Giovanni Lupatoto, telefonando oppure compilando questo form.

Nel frattempo ti inviamo i nostri più cari saluti

Il Team di Civer S.C.

18 Dicembre 2017 by creativart 0 Comments

Inquinamento indoor: come salvaguardare la salute

Quando senti la parola inquinamento a che cosa pensi?

Forse ti vengono in mente fumose ciminiere industriali, tubi di scappamento nel traffico cittadino, i fiumi e laghi inquinati da scarichi industriali o il tanto temuto riscaldamento globale.

E hai ragione a preoccuparti di tutto questo. Oggigiorno 9 persone su 10 vivono in luoghi con livelli di inquinamento più alti di quelli raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. E l’Italia, secondo un recente rapporto, è tra i peggiori paesi europei per inquinamento atmosferico.

Ma se le informazioni come questa appena citata ci hanno sensibilizzato molto negli ultimi anni riguardo al problema “inquinamento” in generale, non si può dire altrettanto per quanto riguarda l’inquinamento indoor, ovvero quello causato da sostanze pericolose per la salute che si trovano all’interno di ambienti chiusi e dunque anche nelle nostre case.

Ci riferiamo a materiali come radon, formaldeide, benzene, particolato, biossido di azoto e, naturalmente, l’amianto.

L’impiego di materiali edili non adatti, attività che si svolgono negli ambienti, materiali di arredo e prodotti per la pulizia possono in realtà rivelarsi i peggiori nemici per la salute tua e della tua famiglia.

E se in alcuni casi le conseguenze dell’utilizzo di materiali inquinanti possono essere “lievi” come quando parliamo di congiuntiviti, secchezza alla gola, tosse, mal di testa o emicranie, in altri casi, come nel caso della presenza dell’amianto o eternit, le conseguenze possono essere ben più pesanti, e portare addirittura alla morte.

Cosa fare?

Da alcuni agenti inquinanti che derivano dallo svolgimento delle attività quotidiano come cucinare, riscaldare, o pulire ti puoi difendere adottando contromisure comportamentali piuttosto semplici. Eccone di seguito alcune:

  • assicurarti che gli impianti del gas o di qualsiasi altro mezzo per riscaldare la casa siano correttamente installati e manutenuti
  • evita la comparsa di muffa tenendo sotto controllo l’umidità
  • segui le indicazioni riportate sulle etichette dei prodotti per la pulizia della casa e non mischiarli
  • non fumare in casa
  • abbellisci la casa con alcune piante da appartamento che aiutano a ripulire l’aria dagli inquinanti

Per altre sostanze particolarmente pericolose, invece, come l’amianto è necessario rivolgersi a tecnici specializzati ed evitare il fai da te.

Inquinamento indoor: il ruolo dei professionisti del settore nello smaltimento dell’amianto

Tutti gli sforzi per difendere te e la tua famiglia da questo killer silenzioso sarebbero inutili se poi per farlo mettessi a repentaglio la tua stessa salute. Per questo ti invito ad informarti e affidare questi interventi a persone professioniste che hanno i mezzi per proteggersi e l’esperienza per eseguire questi trattamenti in completa sicurezza e nel rispetto delle normative vigenti.

Sentiti libero di contattarci per un sopralluogo e un preventivo gratuiti.

Il team di Civer

A chi spetta la rimozione amianto da un immobile?

Per la sua innegabile pericolosità, l’amianto stato dichiarato fuori legge da 25 anni e, dunque, dovrebbe già essere sparito dalla circolazione. Purtroppo, non è così. Forse, infatti, avrai notato anche tu che tetti, coperture e tettoie in amianto o eternit sono abbastanza comuni.

Un po’ per noncuranza, o talvolta per la burocrazie e per i costi implicati, non sempre il proprietario di un immobile si prende la briga della rimozione amianto.  Eppure, è proprio lui il responsabile dello stato dell’edificio e delle eventuali azioni necessarie a rendere non pericoloso il manufatto in amianto eventualmente danneggiato,

Dunque, nel momento stesso in cui divento proprietario di un immobile, come per esempio un capannone, con la copertura in eternit, sono io, e solo io il responsabile dell’eventuale rimozione e bonifica dell’amianto.

Quali sono gli obblighi?

I proprietari di immobili che hanno una tettoia, un tetto o una qualsiasi copertura in eternit sono obbligati a segnalarne la presenza  alle autorità sanitarie locali.

Una volta effettuata la denuncia verrà predisposto un programma di controllo e manutenzione da parte di un responsabile nominato ad hoc con due tipi di risultati differenti a seconda dello stato di conservazione del manufatto:

  • nel caso in cui la copertura sia in buono stato non c’è bisogno di rimozione amianto, ma solo di manutenzione
  • nel caso invece di cattive condizioni (specialmente se sgretolato) si renderanno necessarie rimozione e bonifica

Come procedere alla rimozione e bonifica dell’amianto?

Naturalmente la rimozione e bonifica di una qualsiasi copertura in eternit, non va improvvisata. E’ fondamentale rivolgersi ad una ditta specializzata ed in possesso delle necessarie autorizzazioni.

La ditta a cui ti affiderai procederà prima alla valutazione dello stato di conservazione e di deterioramento dell’amianto. Si deciderà poi se procedere alla sostituzione della copertura o se bonificare mediante confinamento e sovracopertura  o tramite incapsulamento.

Concludendo ricorda che, visto che la responsabilità del controllo e della manutenzione delle coperture in eternit sono a carico del proprietario dell’immobile, prima di acquistare un fabbricato, è importante controllare lo stato dell’amianto.

I nostri esperti possono aiutarti a fare tutte le valutazioni necessarie per conoscere lo stato di salute del tuo immobile e rispondere ad eventuali altre domande che possono esserti sorte come per esempio che succede se l’immobile in questione è in locazione, e se si tratta di un condominio, cosa fare invece se è il vicino ad avere una tettoia in eternit?

Siamo a tua completa disposizione per ogni eventuale chiarimento!

Lo staff di Civer Coperture

31 Dicembre 2015 by creativart 0 Comments

Come riconoscere l’ amianto e cosa fare

Forse anche tu ti sei fatto questa domanda pensando alla tettoia del tuo garage, alla canna fumaria non più nuova,  alle tubature e così via.

E a ragione ti sei posto il problema. Ci tieni alla salute tua e della tua famiglia, e la sola parola amianto spaventa una po’. E poi, anche se l’amianto ora è fuori legge, negli anni ’70 e ’80 essendo considerato un materiale versatile, a basso costo, isolante e fonoassorbente, è stato utilizzato in maniera massiccia in edilizia, con il piccolo inconveniente che le polveri da esso derivanti sono molto pericolose (cancerogene) per l’apparato respiratorio umano. Da qui la necessità della bonifica amianto su larga scala.

Vorrei per prima cosa però RASSICURARTI. Infatti, anche se trovassi traccia di amianto in casa tua, in linea generale, nel caso in cui il materiale risulta integro non sussiste nessun pericolo.

Tuttavia è fondamentale evitare il fai da te, questo sì che è davvero pericoloso.

RICORDA: manipolare prodotti che contengono amianto friabile è pericoloso perché basta poco per causare una frattura e provocare il rilascio di fibre in elevate concentrazioni.

La bonifica amianto deve essere effettuata solo da ditte specializzate, che sono in grado di garantire la tua sicurezza e quella dei loro operatori.

Cosa fare in caso di dubbio?

Ci sono prodotti che contengono amianto in matrice compatta. In questo caso l’uso di attrezzi meccanici come frese, trapani o martelli possono liberare fibre in grandi quantità e pertanto è opportuno evitare questi lavori.

E se solo sospetti la presenza di questo materiale pericoloso quando stai per iniziare un lavoro in casa tua? E’ fondamentale far eseguire delle ispezioni rivolgendoti ad una ditta specializzata.

E visto che sono davvero tanti i manufatti che sono ancora presenti nelle nostre case che contengono amianto, abbiamo pensato di condividere con te questo link interessante. Ti mostrerà i principali impieghi dell’amianto e come intervenire con opere di bonifica amianto nel caso fosse necessario.

http://www.lavorincasa.it/riconoscere-l-amianto-e-come-intervenire/

Alla prossima news

Lo staff di CIVER