Bonifica amianto dai tetti agricoli grazie al Bando agrivoltaico

Risparmio energetico e protezione dell’ambiente il tutto grazie al nuovo bando agrivoltaico, parco agrisolare, che vede il via in questi giorni.

Un bando che mette a disposizione dei fondi per effettuare la riqualificazione degli edifici agricoli potendo smaltire l’amianto presente nelle coperture ed installando contestualmente degli impianti fotovoltaici, ma per accedere hai tempo solo fino al 27 ottobre 2022.

Vediamo quindi di fare un po’ di chiarezza.

Parco agrisolare, gli obiettivi

Di questo bando abbiamo già parlato qualche mese fa, ma ora siamo in dirittura di arrivo per accedere ai fondi messi a disposizione dal governo.

Gli obiettivi che si pone questo bando agrivoltaico a cui sono stati dedicati 1,5 miliardi di euro di risorse, sono in linea con il PNRR.

L’obiettivo finale di questo bando è quello di installare pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici ad uso produttivo, agricolo, zootecnico ed agroindustriale, per un totale di 4,3 milioni di metri quadri con una produzione stimata in 0,43 gigawatt (GW).

Se pensiamo hai molti edifici agricoli, spesso ormai fatiscenti, che popolano le nostre regioni, ci rendiamo conto del potenziale che questo rappresenta in termini di produzione elettrica totalmente green.

Bando agrivoltaico il regolamento

Per poter accedere a questo bando si devono chiaramente rispettare alcune priorità e norme.

Principalmente l’installazione dei pannelli fotovoltaici dovrà avvenire con la contestuale riqualificazione delle strutture oggetto di intervento, il che potrà includere la:

  • rimozione e lo smaltimento dell’amianto sui tetti nel rispetto della normativa vigente in materia;
  • realizzazione dell’isolamento termico dei tetti;
  • realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto.

Chi può usufruirne?

Come indicato nel Decreto Ministeriale del 25/03/2022 i beneficiari della misura potranno essere:

  • imprenditori agricoli, cioè coloro che, iscritti nella sezione speciale del registro imprese, in forma di persona fisica o giuridica, esercitano una delle seguenti attività, così come previsto dall’art. 2135 e s.m.i. del c.c.: coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività connesse;
  • imprese agroindustriali, cioè le aziende che, attive nella lavorazione e trasformazione dei prodotti agricoli, alla data di presentazione della Proposta sono in possesso, come codice ATECO prevalente, di uno dei codici ATECO di cui all’elenco pubblicato sul sito del Ministero.
  • cooperative agricole, anche sotto forma di consorzio, cioè le società che, alla stregua dell’imprenditore agricolo, svolgono una delle attività di coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività connesse, e risultano iscritte nella sezione speciale del registro imprese.

Per tutti questi è richiesto di essere iscritti e attivi nel Registro delle Imprese e di essere in regola con i versamenti contributivi, leggi DURC.

Come accedere al bando agrivoltaico?

Come indicato sul sito del Ministero delle politiche agricole, le domande di accesso agli incentivi dovranno essere presentate attraverso il portale messo a disposizione dal Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. accessibile dall’Area clienti.

Il caricamento delle proposte sarà possibile dalle ore 12:00 del 27 settembre fino alle ore 12:00 del 27 ottobre 2022.

Il Bando “Parco Agrisolare” prevede la concessione di un finanziamento in conto capitale, fino ad esaurimento delle risorse disponibili e l’intensità dell’agevolazione varia dal 30% al 70% in funzione del tipo di intervento, d’impresa e della localizzazione geografica dell’impresa.

Bonifica amianto dai tetti agricoli grazie al Bando agrivoltaico

Oggi, per un’azienda agricola i  costi energetici rappresentano oltre il 40% dei costi variabili, quindi dotarsi di un impianto fotovoltaico è una priorità.

Inoltre bonificare i propri capannoni agricoli dall’amianto presente, spesso rappresenta un costo notevole per le aziende agricole

Se a questo punto desideri sapere come usufruire del bando agrivoltaico, contatta noi di Civer bonifica amianto Verona per ricevere ulteriori informazioni e consigli.

Puoi compilare il form che trovi a questa PAGINA o chiamarci ai numeri di telefono indicati.

Bonifica amianto e bando fotovoltaico tetti agricoli

Con il nuovo bando fotovoltaico tetti agricoli, si punta alla realizzazione di impianti fotovoltaici e conseguente smaltimento amianto sui tetti dei capannoni agricoli presenti sul territorio nazionale.

Capannoni agricoli e amianto

Accedere al bando fotovoltaico tetti agricoli permetterebbe di affrontare una situazione che ad oggi rappresenta una fonte di inquinamento nelle nostre campagne.

La bonifica e smaltimento amianto è una priorità specialmente per i capannoni ad uso agricolo.

Per molti anni le coperture in amianto o eternit, sono state la scelta preferita nella costruzione di fienili e capannoni ad uso agricolo.

I costi contenuti, l’idea che una copertura in amianto non avrebbe richiesto manutenzione e che avrebbe garantito una notevole durata nel tempo, ne hanno favorito un uso esteso per molti anni.

Questo però ci ha portati alla situazione attuale, dove la presenza di manufatti in amianto nelle nostre campagne, crea un inquinamento ambientale e ad un danno per la salute umana non quantificabile.

Per vedere un esempio di bonifica amianto su un capannone agricolo vedi QUI

Bando fotovoltaico tetti agricoli un’occasione per sanare e risparmiare

Grazie al bando fotovoltaico tetti agricoli è ora possibile “prendere due piccioni con una fava”.

Accedendo ai finanziamenti previsti da questo bando sarà infatti possibile migliorare i molti stabili agricoli presenti nel nostro paese eliminando l’amianto presente.

Obiettivi del bando fotovoltaico su tetti agricoli

Gli obiettivi che si pone questo bando a cui sono stati dedicati 1,5 miliardi di euro di risorse, sono in linea con il PNRR.

L’obiettivo è quello di installare i pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici ad uso produttivo, agricolo, zootecnico ed agroindustriale, per un totale di 4,3 milioni di metri quadri con una produzione stimata in 0,43 gigawatt (GW).

L’installazione dei pannelli fotovoltaici dovrà avvenire con la contestuale riqualificazione delle strutture oggetto di intervento, il che potrà includere la:

  • rimozione e lo smaltimento dell’amianto sui tetti nel rispetto della normativa vigente in materia;
  • realizzazione dell’isolamento termico dei tetti;
  • realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto.

Le spese sostenute saranno ammesse fino alla soglia massima di 250.000 euro IVA esclusa.

Vi è la previsione anche di una soglia di spesa per gli interventi riconosciuti fino a 1.500 euro/kWp (Kilowatt Picco).

Chi sono gli interessati?

La potenza massima degli impianti ammessa all’incentivo è fino a 300 kWp, mentre gli impianti di potenza inferiore a 10 kWp non saranno ammessi.

L’incentivo sarà riconosciuto in conto capitale nella misura del 65% della spesa ammessa, con possibilità di una ulteriore maggiorazione del 25% per le imprese giovani.

Il bando si riferisce anche di alcuni criteri di priorità delle domande, ma che saranno più chiari quando il bando sarà definitivo, di sicuro si sa che questa misura riguarderà le imprese agricole singole o associate con la qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP), i Coltivatori Diretti iscritti alla previdenza agricola e le imprese agroindustriali.

Bonifica amianto su tetti agricoli

Oggi, per un’azienda agricola, i  costi energetici rappresentano oltre il 20% dei costi variabili, quindi dotarsi di un impianto fotovoltaico è una priorità.

Inoltre bonificare i propri capannoni agricoli dall’amianto presente, spesso rappresenta un costo notevole per le aziende agricole

Se a questo punto desideri sapere come usufruire del bando fotovoltaico tetti agricoli, contatta noi di Civer bonifica amianto Verona per ricevere ulteriori informazioni e consigli.

Puoi compilare il form che trovi a questa PAGINA o chiamarci ai numeri di telefono indicati.

La manutenzione del tetto è essenziale, ma come farla?

Una corretta manutenzione del tetto è un passo essenziale nella cura della tua casa. 

Eseguendo delle ispezioni annuali del tetto e la manutenzione ordinaria, ridurrai notevolmente la possibilità di danni significativi inoltre ridurrai il consumo di energia e prolungherai la vita del tuo tetto.

Difficilmente ci avventureremo armati di scala per ispezionare il tetto della nostra abitazione, per cui diciamo subito che la manutenzione del tetto della nostra casa deve essere affidata a professionisti del settore specializzati nel rifacimento tetto e manutenzione.

Ma da dove inizia la manutenzione del tetto della nostra casa?

La manutenzione del tetto inizia dalla pulizia delle grondaie

Uno dei modi migliori per non solo per evitare perdite dal tetto, ma anche per individuare le perdite nelle prime fasi di sviluppo, è pulire le grondaie

Questo dovrebbe essere fatto se possibile due volte all’anno, a seconda della tua casa e del tipo di alberi che hai intorno a casa.

Se una grondaia è sporca o intasata possono infatti sorgere una serie di problemi. 

Per cominciare, la raccolta di vegetazione morta e altra sporcizia nel canale di gronda, può iniziare ad appesantire la grondaia, che a sua volta può iniziare ad allontanarsi dal tetto forzando sui punti di appoggio e creando micro infiltrazioni nel tetto.

Inoltre, quando la sporcizia inizia a raccogliersi, cambia il modo in cui l’acqua passa attraverso le grondaie e in caso di forti precipitazioni questo crea la tracimazione dell’acqua dalla gronda.

Puoi evitare tutto questo pulendo regolarmente le grondaie del tetto.

Cosa fare se vedi una macchia sul soffitto

Se vedi una macchia sul soffitto (chiaramente se non hai un altro appartamento sopra il tuo), devi muoverti rapidamente contattando una ditta specializzata nella manutenzione del tetto.

Di solito non è così semplice come individuare un buco gigante nel mezzo del tetto (se vedi un buco gigante devi chiamarci, perché probabilmente ci sono altri problemi sul tuo tetto).

La prima cosa che una ditta specializzata nel rifacimento tetti e manutenzione tetti sarà quella di esaminare che non vi siano tegole rotte e che tutte siano nella loro posizione.

Si controllerà inoltre che non vi siano infiltrazione attorno ai comignoli e che tutte le grondaie siano pulite e che scarichino l’acqua perfettamente senza provocare ulteriori infiltrazioni nel tetto.

Chiaramente questi sono controlli che solo dei professionisti del settore possono fare in sicurezza e a regola d’arte.

Pianifica la tua ispezione del tetto oggi

A questo punto, forse non hai un’infiltrazione sul tetto, ma ti sei reso conto che il modo migliore per evitare qualsiasi tipo di perdita dal tetto è programmare ispezioni annuali del tetto. 

Ondate di calore, alternate a forti piogge potrebbero mettere a dura prova la resistenza del tuo tetto.

Tuttavia, se fai ispezionare il tuo tetto ogni anno, puoi sostituire i punti danneggiati prima che si verifichi qualsiasi tipo di danno grave. 

Se il tuo tetto ha subito danni o se hai notato una perdita dal tetto, ora è il momento di programmare l’ispezione e la riparazione del tetto.

Il nostro team di esperti di coperture tetti Verona riparerà il tuo tetto e ti fornirà tutte le informazioni necessarie per prendere una decisione informata su quando effettuare la corretta manutenzione tetto.

Se desideri a questo punto ulteriori informazioni sul come prenderti cura del tuo tetto puoi telefonare al +39 045 9251178 o compilare il FORM che trovi a questa pagina per essere ricontattato.

           Civer Coperture S.C.

Caro gas come rendere la propria casa più efficiente

Se il caro gas sta iniziando a pesare sulle tue tasche forse ti starai domandando come combatterlo.

Negli ultimi mesi vi è stato un continuo aumento nel costo della bolletta energia come conseguenza degli aumenti nei prezzi delle materie prime con al primo posto il costo del gas.

Se da un lato non possiamo fare nulla per il caro gas possiamo fare molto per risparmiare sul consumo del gas e dell’elettricità rendendo la propria casa più efficiente.

Rendere la propria casa più efficiente

Gran parte degli edifici italiani, che siano condomini o abitazioni private, non sono dovutamente isolati, e per questo la maggior parte delle case rientrano in classe energetica G o F.

Quali sono i migliori interventi da realizzare per rendere meno energivore le nostre abitazioni?

Vediamo di esaminare alcune soluzioni.

Interventi per combattere il caro gas

Vi sono diverse strategie che possiamo mettere in campo per ridurre i costi energetici della nostra casa tra cui:

Migliorare l’isolamento termico della casa

Isolare termicamente un edificio significa ridurre le dispersioni energetiche verso l’esterno, riducendo gli sprechi e, di conseguenza, l’energia necessaria a climatizzare gli ambienti.
Per aumentare l’isolamento termico si possono attuale diversi interventi tra cui la coibentazione dell’involucro esterno, in pratica installare un cappotto termico.

Questa tipologia di interventi contribuirà all’eliminazione dei ponti termici, consentendo un notevole miglioramento delle prestazioni.

In questa direzione vanno anche tutti gli interventi per isolare o coibentare il tetto della propria abitazione, intervento che può essere effettuato anche in occasione del rifacimento tetto, intervento che deve essere effettuato ogni 20/30 anni.

Sostituire con impianti più performanti

Gli impianti per la climatizzazione e la produzione di acqua calda sono responsabili dei principali consumi energetici.

La semplice sostituzione della vecchia caldaia con modelli di nuova generazione, a condensazione o biomassa, o con una pompa di calore porterà a notevoli risparmi sul caro bolletta.

Nuovo impianto di riscaldamento e raffrescamento

Per quanto riguarda l’impianto di climatizzazione invernale ed estiva, se possibile e se vi trovate in presenza di una ristrutturazione consistente, il consiglio è quello di optare per un sistema radiante in grado di garantire una distribuzione della temperatura più omogenea, rispetto ai normali convettori, e il massimo comfort termico.

Esistono diverse soluzioni sia a parete, a pavimento, a soffitto, adatte a tutte le esigenze.

Sistemi VMC per il ricircolo dell’aria e il recupero di calore

Se da una parte si punta a rendere ermetiche le nostre case, dall’altro il rischio è dato dal creare un iper-isolamento.

Isolando eccessivamente l’abitazione si rende la casa impermeabile all’umidità.

Quella prodotta in ambiente dalle nostre attività aumenta, si accumula e, dove si deposita, favorisce la formazione di muffe.

Per garantire un controllo sul livello di umidità, respirare aria salubre, e ottimizzare il comfort termico la soluzione ideale è un sistema di VMC con recuperatore di calore.

Anche in questo caso esistono diverse soluzioni, adatte a tutte le tipologie di abitazioni.

Impianti di domotica residenziale

Infine, per ottenere il massimo dell’efficienza energetica è essenziale riuscire a gestire gli impianti e i relativi consumi in modo ottimale grazie a sistemi di controllo.

Si tratta di sistemi in grado di far interfacciare e autoregolare tutti gli impianti in modo totalmente automatico.

In questo caso la tecnologia data dai sistemi di domotica è quindi la soluzione ideale.

Un aiuto dal superbonus 110

Chiaramente tutti questi interventi non sono a costo zero, ma un aiuto può esserci dato dalle opportunità di risparmio offerte dal superbonus 110.

Se desideri quindi effettuare degli interventi di efficientamento energetico della tua abitazione puoi affidarti a noi di Civer Coperture tetti Verona, ti aiuteremo a combattere il caro gas consigliandoti nella scelta delle soluzioni migliori così da cogliere le opportunità offerte dagli attuali incentivi fiscali.

Potete telefonare al +39 045 9251178 o compilare il FORM che trovate a questa pagina per essere ricontattati.

           Civer Coperture S.C.

Scadenza superbonus 110, quando?

La legge di bilancio 2022 ha cambiato le carte in tavola per alcuni incentivi come il bonus facciate, ma non solo, ha modificato anche la scadenza superbonus 110 per cui in molti ora si domandano se potranno ancora usufruire di questo bonus e come.

Vediamo quindi di fare un po’ di chiarezza al riguardo.

Prorogata la scadenza superbonus 110 ma con qualche distinguo

Una cosa è certa, il superbonus 110 è stato prorogato con la Legge di bilancio 2022, ma con qualche distinguo.

Un primo punto riguarda la proroga al 2023 del superbonus 110 per i condomini e sugli edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate anche se di proprietà di persone fisiche.

Inoltre è stato prorogato fino al 2025 per condomini ed edifici composti da due a quattro unità immobiliari ma con un’aliquota decrescente, di cui parleremo tra poco.

Ultimo, per quanto riguarda gli immobili di proprietà delle cooperative, la scadenza del superbonus 110 viene allineata a quella degli ex IACP, ovvero il 31 dicembre 2023 sempre e quando alla data del 30 giugno 2023 sia stato effettuato il 60% delle spese.

Vediamo ora di esaminare la cosa un po’ più nel dettaglio.

La novità della proroga al 2025 ma con molte precisazioni

Se per il primo punto non c’è molto da dire e la proroga è fino al dicembre 2023 per i condomini ed edifici composti da due a quattro unità immobiliari la proroga è fino al 31 dicembre 2025 ma con molte cose a cui prestare attenzione.

Infatti nei condomìni e negli edifici fino a 4 unità immobiliari appartenenti ad un unico proprietario la proroga al 31 dicembre 2025, vale solo per gli interventi trainanti

Inoltre l’aliquota della detrazione avrà un andamento decrescente:

  • 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023;
  • 70% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024;
  • 65% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025.

E le case unifamiliari?

Un discorso a parte si apre per quanto riguarda la proroga del superbonus 110 per le unifamiliari e le villette

In questo caso la scadenza del superbonus 110 viene prorogata al 31 dicembre 2022 a condizione che alla data del 30 settembre 2021 sia stata effettuata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA).

Vi è anche la proroga del superbonus 110 al 31 dicembre 2022 per gli edifici unifamiliari oggetto di lavoro di demolizione e ricostruzione, sempre e quando alla data del 30 settembre siano state avviate le relative formalità amministrative per l’acquisizione del titolo amministrativo.

Se non si possono adempiere le condizioni appena elencate, il superbonus 110 viene prorogato al 31 dicembre 2022 solo per gli edifici unifamiliari adibiti ad abitazione principale di nuclei familiari con un Isee inferiore a 25mila euro, salvo ulteriori modifiche.

Sconto in fattura e cessione del credito

La legge di bilancio 2022 ha prorogato anche lo sconto in fattura e la cessione del credito per il superbonus 110 fino al 31 dicembre 2025.

Muoversi ora

Questa sembra essere la conclusione a cui arrivare.

Sicuramente il superbonus 110 è una grande occasione per rimettere a nuovo e in sicurezza molti edifici a patto di non perdere tempo e affidarsi a dei professionisti seri.

Se a questo punto desiderate ulteriori informazioni per comprendere come usufruire del superbonus 110, potete rivolgervi a noi di CIVER coperture Verona, da 40 anni nel settore dell’edilizia.

Potete telefonare al +39 045 9251178 o compilare il FORM che trovate a questa pagina per essere ricontattati.

           Civer Coperture S.C.

Tetto verde la soluzione contro la crisi

Come conseguenza del coronavirus una nuova idea di edificio più green, dal tetto verde, alle pareti verdi verticali, per un’edilizia più ecosostenibile, che punta al risparmio energetico e ad abbattere i costi.

Bonus casa 2020 ecco le novità

Grazie al Bonus Casa 2020 è possibile realizzare la casa dei tuoi sogni. Bonifica amianto verona, tetti verona, smaltimento eternit verona

25 Settembre 2019 by creativart 0 Comments

Smaltimento amianto, ma cosa accade dopo?

Smaltimento amianto

Sembrano due parole che racchiudono in sé un intero processo, che va dalla rimozione di questo materiale, generalmente eternit, passando da una discarica appositamente creata, fino a …

Ne siamo proprio sicuri?

Smaltimento amianto, sembra facile!

Oggi lo smaltimento amianto è sottoposto ad una regolamentazione stringente atta a creare un iter virtuoso tale da permettere una sicura rimozione del materiale fino ad uno stoccaggio in luoghi idonei.

Ma esattamente dove va a finire l’amianto una volta che è stato rimosso dalle coperture?

In discarica ovviamente, starete pensando!

Ma è realmente così?

Diciamo più o meno, questo perché in Italia vi sono solo una ventina di discariche attrezzate per un corretto smaltimento di questo materiale.

Attualmente quindi le discariche in grado di accogliere R.C.A. (Rifiuti Contenenti Amianto), non sono sufficienti a gestire la mole di questi materiali che vengono rimossi ogni anno in Italia

Caratteristiche delle discariche

Infatti, per poter accogliere dovutamente l’amianto, le discariche devono soddisfare una serie di criteri, come:

  • il deposito deve avvenire direttamente all’interno della discarica in celle appositamente ed esclusivamente dedicate.
  • deve essere effettuato in modo tale da evitare la frantumazione dei materiali.
  • deve essere evitata la dispersione di fibre.
  • la zona di deposito deve essere coperta con materiale appropriato sia quotidianamente che prima di ogni operazione di compattazione e, se i rifiuti non sono imballati, deve essere regolarmente irrigata.
  • nella discarica o nell’area non devono essere svolte attività, quali le perforazioni, che possono provocare una dispersione di fibre.
  • deve essere predisposta e conservata una mappa indicante la collocazione dei RCA all’interno della discarica o dell’area.
  • nella destinazione d’uso dell’area dopo la chiusura devono essere prese misure adatte a impedire il contatto tra rifiuti e persone.
  • nella copertura finale dovrà essere operato il recupero a verde dell’area di discarica, che non dovrà essere interessata da opere di escavazione ancorché superficiale.

Chiaramente tutte queste norme sono fondamentali per un adeguato smaltimento amianto.

Quindi, dove viene smaltito l’amianto?

In poche parole, l’amianto che non viene smaltito in Italia, viene trasportato in Germania, dove viene trattato e smaltito, con ovvio aumento dei costi.

Per non parlare dei pericoli dovuti al trasporto attraverso il territorio di questo pericoloso materiale e ai costi.

Questo perché le aziende che effettuano il trasporto di R.C.A., sono soggette al SISTRI, il sistema creato per tracciare il movimento di tutti i rifiuti pericolosi, il che comunque comporta costi aggiuntivi.

Come viene smaltito?

Questa è la domanda finale.

Diciamo che una volta rimosso, ad esempio dal nostro tetto, l’amianto viene trasportato in una discarica attrezzata.

Se questa si trova all’estero, il materiale viene trattato con un procedimento chiamato vetrificazione.

Questo procedimento consiste principalmente nel trattamento dell’amianto a temperature maggiori di 900°c, con la tecnologia delle torce al plasma.

Quindi il materiale ottenuto viene poi riciclato come materiale inerte.

In conclusione

Il tema dello smaltimento amianto è sempre più attuale

Grazie al decreto FER 1 è incentivata la rimozione e lo smaltimento dell’amianto.

Noi di Civer S.C. nel tempo ci siamo specializzati nella bonifica amianto Verona.

Potete contattarci di persona, venendo nella nostra sede di San Giovanni Lupatoto, telefonando oppure compilando questo form.

Il Team di Civer S.C.

5 Agosto 2019 by creativart 0 Comments

Decreto crescita ecco le novità per la casa

Con l’approvazione del Decreto Crescita, D.L. 34/2, da parte del Senato si aprono diverse opportunità anche per chi ha programmato dei lavori in casa.

Decreto Crescita 2019

Il Decreto crescita, come indica il nome, punta ad incentivare la ripresa economica grazie ad alcune agevolazioni fiscali e normative.

Tra le varie agevolazioni vi sono ad esempio, a partire dal 2022, per tutti i fabbricati realizzati da imprese di costruzione con la finalità di vendita, l’esenzione dal pagamento TASI fino a quando gli immobili non siano venduti o non sia stato effettuato il cambio d’uso degli stessi.

Inoltre fino al 2021, l’imposta di registro e le imposte ipotecarie e catastali, saranno applicate nella misura fissa di 200 euro per il trasferimento di fabbricati a imprese edili, purché queste entro i 10 anni successivi si impegnino nella demolizione e ricostruzione degli stessi fabbricati.

In alternativa si potrà optare alla realizzazione di opere di manutenzione straordinaria, nel rispetto della normativa antisismica o con il conseguimento della classe energetica NZEB (Nearly Zero Energy Building), che definisce quegli edifici il cui consumo energetico è pari quasi a zero.

Sconto sul corrispettivo dovuto

Una delle novità di maggior interesse contenute nel Decreto Crescita è data dalla possibilità di usufruire di uno sconto immediato sui lavori effettuati.

In pratica, si potrà optare per un vantaggio immediato sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto e anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi.

Quindi, sia che si tratti di sostituzione degli infissi, della sostituzione della caldaia, o di lavori più corposi, si potrà ottenere da subito uno sconto in fattura, da parte del fornitore, di importo pari all’ammontare del bonus.

Così, anziché pagare un importo di 100 euro, in caso di detrazione al 50%, se ne pagheranno solo 50.

Il resto, corrispondente al valore dello sconto fiscale, sarà recuperato attraverso una procedura finalmente chiara e semplice.

Per il cliente, affinché possa usufruire di questa agevolazione, è richiesta la comunicazione dell’esercizio dell’opzione all’agenzia delle Entrate, a pena d’inefficacia, entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento delle spese.

Queste sono soltanto alcune delle agevolazioni contenute nel Decreto Crescita, D.L. 34/2, se desiderate ulteriori informazioni, saremo felici rispondere a qualsiasi vostra domanda.

Potete contattarci di persona, venendo nella nostra sede di San Giovanni Lupatoto (VR), o telefonando.

Il Team di Civer S.C.

 

Lavori in casa quando sostituire le grondaie

A partire da questo mese abbiamo pensato di introdurre una nuova rubrica dal tema lavori in casa.

Perché una news dedicata ai lavori in casa?

La risposta è semplice, la casa è l’ambiente dove ci rilassiamo, quello dove esprimiamo la nostra personalità, il nostro rifugio, quindi quello che riceve le nostre attenzioni maggiori.

Ma come averne cura? Quali sono le cose a cui dobbiamo prestare maggior attenzione così da prevenire possibili rotture o danni?

Con la serie, lavori in casa, cercheremo di indicarti quelle che all’interno di un’abitazione sono le criticità maggiori, come effettuare una regolare manutenzione e in caso a chi rivolgerti.

Così per il nostro primo argomento abbiamo pensato di partire dall’esterno dell’edificio.

Le grondaie

Perché le grondaie? Perché se vi sono delle macchie di muffa nella tua abitazione non è sempre detto che siano causate da una cattiva aerazione dell’appartamento o dall’umidità presente.

Immagina infatti se a causa di una grondaia forata, o un innesto non accurato in un raccordo, dell’acqua finisse regolarmente sulla parete della tua casa?

Avere della muffa sarebbe la cosa più normale.

Ecco perché un esame dello stato di salute delle tue grondaie è il primo passo per preservare la tua abitazione.

Le grondaie rientrano nelle opere di lattoneria, tutte quelle parti che formano le canalizzazioni e che servono a far defluire l’acqua piovana dal tetto fino alla base dell’edificio, possono essere in rame, lamiera zincata, alluminio o acciaio inox.

Quando sostituire le grondaie

Non esiste per così dire una data di scadenza.

Generalmente le grondaie andranno sostituite solamente quando si deteriorano o risultano forate.

Infatti una grondaia forata scaricherebbe l’acqua piovana direttamente sulla facciata di casa o sui cornicioni provocando quelle pericolose infiltrazioni che vogliamo evitare.

Cosa fare?

In una tua ipotetica scheda di manutenzione dei lavori in casa le grondaie sarebbero quindi uno dei primi elementi da esaminare.

Se non presentano fori, non vi sono macchie di colore diverso sulle opere murarie in prossimità dei canali, le tue grondaie sono ancora perfettamente in salute.

Se non fosse così, in questo caso dovresti intervenire rapidamente.

Fai da te?

Generalmente per la sostituzione delle grondaie è meglio affidarsi a delle ditte esperte del settore.

Questo perché la loro sostituzione richiederebbe l’effettuare dei lavori in quota, con una attrezzatura idonea per non parlare della precisione richiesta al fine di garantire un corretto deflusso dell’acqua.

Quindi ci sentiamo in dovere di sconsigliare qualsiasi esperimento fai da te, ma di affidarti a dei lattonieri di professione.

Come posso far sì che le mie grondaie durino nel tempo?

In un prossimo articolo della serie lavori in casa, ti spiegheremo come effettuare un’accurata manutenzione delle tue grondaie in modo da garantirne la durata.

Nel frattempo noi di Civer S.C. con un’esperienza decennale nel rifacimento tetti Verona, smaltimento amianto e opere di lattoneria, saremo felici rispondere a qualsiasi tua domanda ed esigenza

Puoi contattarci di persona, venendo nella nostra sede di San Giovanni Lupatoto, telefonando oppure compilando questo form.

Il Team di Civer S.C.