Smaltimento Eternit a Verona; Civer coperture la tua scelta

Se sei proprietario di un edificio con una copertura in eternit, è essenziale che tu comprenda l’importanza dello smaltimento Eternit a Verona e soprattutto perché deve essere smaltito in una maniera corretta.

In questo articolo, esploreremo dove si trova l’eternit all’interno di un edificio, perché è fondamentale intervenire, e come il momento del rifacimento del tetto può diventare un’occasione unica.

Scoprirai come noi di Civer coperture tetti a Verona, specialisti nello smaltimento amianto a Verona, affrontiamo questo processo cruciale e come possiamo essere la risposta alle tue preoccupazioni.

Smaltimento eternit a Verona; dove si trova l’eternit all’interno di un edificio?

L’eternit è comunemente presente nelle coperture di molti edifici, soprattutto in quelli costruiti tra gli anni ’30 e ’80.

Le lastre di eternit sono state utilizzate per molti anni nella costruzione di tetti e coperture di capannoni, garage e strutture simili.

Questa presenza di amianto nei materiali edilizi è una minaccia per la salute, poiché le fibre che compongono le lastre di eternit, tendono con gli anni a disperdersi nell’aria e diventare quindi pericolose per la salute se inalate.

Smaltimento amianto a Verona; perché si deve intervenire?

L’intervento di smaltimento eternit a Verona è fondamentale per proteggere la salute degli occupanti e dell’ambiente.

Le fibre di amianto possono causare gravi problemi respiratori e persino patologie più gravi come il mesotelioma.

Lo smaltimento tempestivo è cruciale per prevenire il rilascio di queste fibre nocive nell’aria. Per scoprire quali danni causa l’eternit alla salute leggi il nostro articolo “Perché smaltire l’amianto? Ecco alcuni motivi”.

Bonifica eternit a Verona; perché il momento del rifacimento tetto è un’occasione unica?

Il rifacimento del tetto offre un’opportunità unica per effettuare lo smaltimento eternit a Verona.

Durante i lavori di ristrutturazione, è possibile rimuovere in modo sicuro le lastre di amianto e sostituirle con materiali più sicuri ed efficienti dal punto di vista energetico.

È un investimento che migliora la sicurezza della struttura e la qualità della vita degli occupanti.

Smaltimento eternit, come agire?

Lo smaltimento dell’eternit deve seguire rigorose norme di sicurezza.

Le lastre devono essere rimosse con attrezzature specializzate e smaltite in siti autorizzati.

Noi di Civer smaltimento eternit a Verona, garantiamo un processo di smaltimento sicuro e rispettoso dell’ambiente, seguendo tutte le normative vigenti.

Rimozione eternit a Verona; come interveniamo noi di Civer bonifica amianto?

Noi di Civer coperture tetti, specializzati nello smaltimento amianto a Verona, ci occupiamo dell’intero processo.

Dall’analisi iniziale alla rimozione sicura e allo smaltimento autorizzato, ci assicuriamo che il tuo edificio sia libero da amianto in modo efficiente e conforme alle normative.

Affidati a noi per un servizio completo e professionale.

Civer smaltimento eternit a Verona per la bonifica amianto

Lo smaltimento dell’eternit è una pratica essenziale per garantire la sicurezza e la salute degli occupanti di un edificio.

Il rifacimento del tetto, forse dopo i forti temporali o le grandinate che hanno colpito la zona del Lago di Garda, rappresenta quindi un’opportunità unica per affrontare questo processo in modo completo.

Contatta noi di Civer Coperture dal 1978 offriamo un servizio affidabile e professionale a Verona.

Proteggiamo la tua casa e il nostro ambiente.

Contattaci oggi per una consulenza personalizzata e assicurati che il tuo tetto sia sempre al sicuro, puoi farlo compilando il form che trovi a questa pagina.

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Rimozione amianto a Verona: scegli CIVER Coperture Tetti per una soluzione sicura

Se stai cercando una soluzione affidabile per la rimozione dell’amianto dal tetto a Verona, sei nel posto giusto. Noi di CIVER Coperture Tetti Verona siamo la scelta ideale per la bonifica e lo smaltimento dell’eternit a Verona e provincia.

In questo articolo, scoprirai i motivi per cui dovresti considerare la rimozione dell’amianto e i benefici che ne derivano.

Perché scegliere CIVER SC per la rimozione amianto a Verona?

I motivi principali per affidarti a noi di Civer Coperture tetti e bonifica eternit a Verona sono:

1. Sicurezza al primo posto

La rimozione amianto a Verona è una procedura delicata che richiede competenza e attrezzature specializzate. Noi di CIVER Coperture Tetti mettiamo sempre la sicurezza al primo posto. Il nostro team altamente qualificato segue rigorosamente tutte le normative di sicurezza per garantire che la rimozione dell’amianto si svolga in modo sicuro, evitando qualsiasi rischio per la salute.

2. Esperienza e professionalità

Con anni di esperienza nel settore, il nostro team ha affrontato una vasta gamma di progetti di bonifica amianto a Verona. Ci occupiamo della rimozione dell’amianto da tetti di abitazioni, magazzini e aziende, garantendo un servizio professionale e di alta qualità. Scopri come interveniamo per effettuare la bonifica dell’amianto a Verona. Clicca qui.

3. Salvaguardia dell’ambiente

La corretta rimozione e smaltimento dell’amianto è fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente. Noi di CIVER Coperture Tetti Verona adottiamo le migliori pratiche per garantire che l’eternit venga smaltito in modo ecocompatibile, riducendo al minimo l’impatto ambientale.

4. Riqualificazione del tuo tetto

La rimozione dell’amianto non solo migliora la sicurezza, ma può anche contribuire a migliorare l’aspetto e l’efficienza del tuo tetto. Dopo la bonifica, possiamo aiutarti a trovare la soluzione di copertura ideale per il tuo tetto, garantendo una maggiore durabilità e resistenza alle intemperie.

Benefici della rimozione dell’amianto

La rimozione dell’eternit dal tetto della tua casa, del tuo magazzino o del tuo capannone industriale o agricolo è fondamentale per almeno quattro motivi.

1. Tutela la salute

L’amianto è noto per i suoi gravi rischi per la salute, tra cui malattie polmonari e tumori. La rimozione tempestiva dell’amianto dal tuo tetto contribuirà a preservare la salute tua e di chiunque viva o lavori nell’edificio.

2. Rispetto delle normative

La legge richiede la rimozione dell’amianto in molte situazioni. Scegliendo CIVER Coperture Tetti, puoi essere certo di rispettare tutte le normative locali e nazionali in materia di amianto.

3. Aumento del valore dell’immobile

La rimozione dell’amianto può aumentare il valore della tua proprietà, rendendola più attraente sul mercato immobiliare.

4. Maggiore efficienza energetica

La sostituzione del tetto in eternit con materiali più moderni e efficienti dal punto di vista energetico può portare a un notevole risparmio energetico.

Contattaci per un preventivo gratuito

Se hai bisogno di rimuovere l’amianto dal tuo tetto a Verona o desideri migliorare la qualità del tuo tetto, non esitare a contattarci. Siamo qui per rispondere a tutte le tue domande e fornirti un preventivo gratuito e personalizzato. Puoi farlo compilando il form che trovi a questa pagina.

Rivolgiti quindi a noi di CIVER Coperture Tetti Verona per una soluzione sicura e professionale. La tua sicurezza e soddisfazione sono la nostra priorità.

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Bonifica amianto dai tetti agricoli grazie al Bando agrivoltaico

Risparmio energetico e protezione dell’ambiente il tutto grazie al nuovo bando agrivoltaico, parco agrisolare, che vede il via in questi giorni.

Un bando che mette a disposizione dei fondi per effettuare la riqualificazione degli edifici agricoli potendo smaltire l’amianto presente nelle coperture ed installando contestualmente degli impianti fotovoltaici, ma per accedere hai tempo solo fino al 27 ottobre 2022.

Vediamo quindi di fare un po’ di chiarezza.

Parco agrisolare, gli obiettivi

Di questo bando abbiamo già parlato qualche mese fa, ma ora siamo in dirittura di arrivo per accedere ai fondi messi a disposizione dal governo.

Gli obiettivi che si pone questo bando agrivoltaico a cui sono stati dedicati 1,5 miliardi di euro di risorse, sono in linea con il PNRR.

L’obiettivo finale di questo bando è quello di installare pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici ad uso produttivo, agricolo, zootecnico ed agroindustriale, per un totale di 4,3 milioni di metri quadri con una produzione stimata in 0,43 gigawatt (GW).

Se pensiamo hai molti edifici agricoli, spesso ormai fatiscenti, che popolano le nostre regioni, ci rendiamo conto del potenziale che questo rappresenta in termini di produzione elettrica totalmente green.

Bando agrivoltaico il regolamento

Per poter accedere a questo bando si devono chiaramente rispettare alcune priorità e norme.

Principalmente l’installazione dei pannelli fotovoltaici dovrà avvenire con la contestuale riqualificazione delle strutture oggetto di intervento, il che potrà includere la:

  • rimozione e lo smaltimento dell’amianto sui tetti nel rispetto della normativa vigente in materia;
  • realizzazione dell’isolamento termico dei tetti;
  • realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto.

Chi può usufruirne?

Come indicato nel Decreto Ministeriale del 25/03/2022 i beneficiari della misura potranno essere:

  • imprenditori agricoli, cioè coloro che, iscritti nella sezione speciale del registro imprese, in forma di persona fisica o giuridica, esercitano una delle seguenti attività, così come previsto dall’art. 2135 e s.m.i. del c.c.: coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività connesse;
  • imprese agroindustriali, cioè le aziende che, attive nella lavorazione e trasformazione dei prodotti agricoli, alla data di presentazione della Proposta sono in possesso, come codice ATECO prevalente, di uno dei codici ATECO di cui all’elenco pubblicato sul sito del Ministero.
  • cooperative agricole, anche sotto forma di consorzio, cioè le società che, alla stregua dell’imprenditore agricolo, svolgono una delle attività di coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività connesse, e risultano iscritte nella sezione speciale del registro imprese.

Per tutti questi è richiesto di essere iscritti e attivi nel Registro delle Imprese e di essere in regola con i versamenti contributivi, leggi DURC.

Come accedere al bando agrivoltaico?

Come indicato sul sito del Ministero delle politiche agricole, le domande di accesso agli incentivi dovranno essere presentate attraverso il portale messo a disposizione dal Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. accessibile dall’Area clienti.

Il caricamento delle proposte sarà possibile dalle ore 12:00 del 27 settembre fino alle ore 12:00 del 27 ottobre 2022.

Il Bando “Parco Agrisolare” prevede la concessione di un finanziamento in conto capitale, fino ad esaurimento delle risorse disponibili e l’intensità dell’agevolazione varia dal 30% al 70% in funzione del tipo di intervento, d’impresa e della localizzazione geografica dell’impresa.

Bonifica amianto dai tetti agricoli grazie al Bando agrivoltaico

Oggi, per un’azienda agricola i  costi energetici rappresentano oltre il 40% dei costi variabili, quindi dotarsi di un impianto fotovoltaico è una priorità.

Inoltre bonificare i propri capannoni agricoli dall’amianto presente, spesso rappresenta un costo notevole per le aziende agricole

Se a questo punto desideri sapere come usufruire del bando agrivoltaico, contatta noi di Civer bonifica amianto Verona per ricevere ulteriori informazioni e consigli.

Puoi compilare il form che trovi a questa PAGINA o chiamarci ai numeri di telefono indicati.

Bonifica amianto e bando fotovoltaico tetti agricoli

Con il nuovo bando fotovoltaico tetti agricoli, si punta alla realizzazione di impianti fotovoltaici e conseguente smaltimento amianto sui tetti dei capannoni agricoli presenti sul territorio nazionale.

Capannoni agricoli e amianto

Accedere al bando fotovoltaico tetti agricoli permetterebbe di affrontare una situazione che ad oggi rappresenta una fonte di inquinamento nelle nostre campagne.

La bonifica e smaltimento amianto è una priorità specialmente per i capannoni ad uso agricolo.

Per molti anni le coperture in amianto o eternit, sono state la scelta preferita nella costruzione di fienili e capannoni ad uso agricolo.

I costi contenuti, l’idea che una copertura in amianto non avrebbe richiesto manutenzione e che avrebbe garantito una notevole durata nel tempo, ne hanno favorito un uso esteso per molti anni.

Questo però ci ha portati alla situazione attuale, dove la presenza di manufatti in amianto nelle nostre campagne, crea un inquinamento ambientale e ad un danno per la salute umana non quantificabile.

Per vedere un esempio di bonifica amianto su un capannone agricolo vedi QUI

Bando fotovoltaico tetti agricoli un’occasione per sanare e risparmiare

Grazie al bando fotovoltaico tetti agricoli è ora possibile “prendere due piccioni con una fava”.

Accedendo ai finanziamenti previsti da questo bando sarà infatti possibile migliorare i molti stabili agricoli presenti nel nostro paese eliminando l’amianto presente.

Obiettivi del bando fotovoltaico su tetti agricoli

Gli obiettivi che si pone questo bando a cui sono stati dedicati 1,5 miliardi di euro di risorse, sono in linea con il PNRR.

L’obiettivo è quello di installare i pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici ad uso produttivo, agricolo, zootecnico ed agroindustriale, per un totale di 4,3 milioni di metri quadri con una produzione stimata in 0,43 gigawatt (GW).

L’installazione dei pannelli fotovoltaici dovrà avvenire con la contestuale riqualificazione delle strutture oggetto di intervento, il che potrà includere la:

  • rimozione e lo smaltimento dell’amianto sui tetti nel rispetto della normativa vigente in materia;
  • realizzazione dell’isolamento termico dei tetti;
  • realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto.

Le spese sostenute saranno ammesse fino alla soglia massima di 250.000 euro IVA esclusa.

Vi è la previsione anche di una soglia di spesa per gli interventi riconosciuti fino a 1.500 euro/kWp (Kilowatt Picco).

Chi sono gli interessati?

La potenza massima degli impianti ammessa all’incentivo è fino a 300 kWp, mentre gli impianti di potenza inferiore a 10 kWp non saranno ammessi.

L’incentivo sarà riconosciuto in conto capitale nella misura del 65% della spesa ammessa, con possibilità di una ulteriore maggiorazione del 25% per le imprese giovani.

Il bando si riferisce anche di alcuni criteri di priorità delle domande, ma che saranno più chiari quando il bando sarà definitivo, di sicuro si sa che questa misura riguarderà le imprese agricole singole o associate con la qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale (IAP), i Coltivatori Diretti iscritti alla previdenza agricola e le imprese agroindustriali.

Bonifica amianto su tetti agricoli

Oggi, per un’azienda agricola, i  costi energetici rappresentano oltre il 20% dei costi variabili, quindi dotarsi di un impianto fotovoltaico è una priorità.

Inoltre bonificare i propri capannoni agricoli dall’amianto presente, spesso rappresenta un costo notevole per le aziende agricole

Se a questo punto desideri sapere come usufruire del bando fotovoltaico tetti agricoli, contatta noi di Civer bonifica amianto Verona per ricevere ulteriori informazioni e consigli.

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Comignoli quale manutenzione è necessaria?

I comignoli sono una caratteristica di ogni edificio e vengono installati al fine di proteggere la canna fumaria sottostante e permettere in questo modo una corretta evacuazione dei fumi. 

Ma quale tipo di manutenzione è richiesta e perché?

I tuoi comignoli necessitano di manutenzione?

Generalmente possiamo pensare che un comignolo non necessiti di una manutenzione.

Forse pensiamo che sia un manufatto quasi eterno, ma la realtà è un po’ diversa.

Basti pensare al fatto che i comignoli sono completamente esposti agli agenti atmosferici 24 ore al giorno e questo per 365 giorni all’anno, anno dopo anno.

Quindi al pari del tetto, delle tegole e dei pluviali necessitano a cadenza regolare di una certa manutenzione al fine di preservarne la funzionalità.

L’importanza dei comignoli

Come dicevamo all’inizio, il ruolo di un comignolo è di proteggere la canna fumaria sottostante e permettere in questo modo una corretta evacuazione dei fumi.

Per questo il comignolo deve essere fuori dalla zona di riflusso e lontano da eventuali ostacoli.

Inoltre deve avere minimo la stessa sezione del camino, questo per evitare possibili strozzature alla canna fumaria ed eventuali possibili infiltrazioni di acqua piovana.

In aggiunta deve avere la parte superiore in perfetto stato al fine di evitare, anche in questo caso, che l’acqua piovana acceda alla canna fumaria con tutti i danni che questo potrebbe portare a livello di infiltrazioni.

E chiaramente l’intero manufatto deve essere in ottimo stato per garantire un adeguato scarico dei fumi nell’atmosfera.

Quale manutenzione per il tuo comignolo

Normalmente la manutenzione ad un comignolo viene effettuata in concomitanza con un controllo generale del tetto o quando si effettua una pulizia dei pluviali al fine di rimuovere eventuali accumuli nei canali di scolo.

Molto probabilmente una manutenzione si renderà necessaria quando la zona dove abitiamo viene investita da forti temporali specie se accompagnati da forti venti o trombe d’aria, come successo nell’estate 2020, fatto che ha reso necessaria la sostituzione dei comignoli a Verona e provincia.

Inoltre anche dopo scosse di terremoto, anche se lievi, sarà necessario verificare che la struttura del comignolo della canna fumaria non abbia subito dei danni.

Proprio per questo noi di Civer SC, effettuiamo regolari controlli e riparazione dei comignoli a Verona e provincia.

Potete contattarci direttamente, venendo nella nostra sede di San Giovanni Lupatoto o telefonando al nostro numero 045 9251178 oppure compilando il form che trovate QUI.

Superbonus 110 rischi e pericoli da evitare

Il superbonus 110 rischi e pericoli da evitare.

Il superbonus 110% è sicuramente un’occasione unica per rinnovare un patrimonio immobiliare, quello italiano, ormai vetusto ed energivoro.

Vuol dire però che sarà possibile rinnovare la propria abitazione senza spendere un euro, gratis, e il tutto a carico dello stato?

In articoli precedenti ci siamo concentrati su quale occasione unica fosse rappresentata da questo super incentivo ora prorogato fino al 30 giugno 2022 e, solo per i condomìni che al giugno 2022 hanno concluso almeno il 60% dei lavori, fino al 31 dicembre 2022.

Ma che dire delle possibili problematiche che potrebbero impedirci di usufruire di questa agevolazione? Quali sono i rischi e i pericoli?

tutto bello ma …

Sicuramente il Superbonus 110% è la più grande opportunità per abbattere i costi di una ristrutturazione.

Ma questo non significa che sia completamente a costo zero o che non nasconda dei rischi.

In questo articolo ” superbonus 110 rischi e pericoli da evitare” ci concentreremo su due possibili problematiche che potrebbero inficiare la possibilità di usufruire dell’agevolazione.

superbonus 110 rischi e pericoli

La prima insidia da inserire sotto la voce superbonus 110 rischi e pericoli è quella rappresentata dalla “Regolarità Catastale e Urbanistica”.

difformità catastale

Ricordiamo che i controlli burocratici su questi tipi di interventi saranno massicci, e lo Stato andrà a caccia di ogni appiglio per contestare l’erogazione di questo credito.

Una “difformità catastale” rientra nel concetto di abuso edilizio.

Anche una piccola differenza rispetto a quanto depositato in catasto può configurarsi come difformità.

Questo assunto, valido in realtà per qualsiasi tipo di intervento edilizio, è da tenere in considerazione a maggior ragione per una misura incentivante come quella prevista dal d.l. 34/2020; l’art. 49 del Testo unico edilizia (d.P.R. n. 380/2001), infatti, prevede espressamente che gli interventi non autorizzati o realizzati in difformità (oltre la soglia di “tolleranza” del 2% per unità immobiliare prevista dall’art. 34-bis del Testo unico) non possono beneficiare di agevolazioni fiscali.

Tanto per capirci, una finestra posizionata 20 centimetri più a destra rispetto alle planimetrie depositate presso il catasto, un muro interno abbattuto per allargare la zona giorno, una tramezza eretta per dividere due ambienti … queste sono tutte difformità, che andranno sanate PRIMA di ipotizzare quali interventi effettuare per avere accesso all’incentivo.

Sarà il proprietario dell’immobile che presenta tali difformità, con l’assistenza di tecnici e legali e chiaramente a proprie spese, a mettere in atto quanto necessario al fine di sanare la sua posizione.

congruità dei prezzi

Questo è un altro aspetto che va inserito nella serie superbonus 110 rischi e pericoli.

Nell’articolo 119 del Decreto che contiene la super misura del 110% per l’efficienza energetica al comma 2 è indicato che questi interventi vanno effettuati nei “limiti di spesa previsti per ciascun intervento di efficienza energetica previsti dalla legislazione vigente…”

Un aspetto questo non trascurabile.

Ci sono dei massimali di spesa previsti dal Decreto legge 63/2013 che indicano quali sono i prezzi massimi degli interventi per usufruire dell’agevolazione e il comma 2 fa proprio riferimento a quel Decreto.

Le cifre per le quali si chiede l’accesso al Superbonus 110% dovranno essere congrue ad un prezziario “medio” che determina le cifre minime e massime per ogni tipologia di lavoro.

I prezziari applicabili sono in genere due, uno nazionale e uno regionale, ed è fondamentale che la ditta che eseguirà i lavori non sbagli i prezzi indicati nel preventivo.

Facciamo un esempio: vogliamo eseguire un intervento di efficienza energetica per rientrare nell’agevolazione del superbonus 110% e decidiamo di coibentare la casa con un cappotto esterno.

Mettiamo che il costo preventivato si aggiri intorno ai 70 euro al metro quadrato (prezzo puramente indicativo), mentre il prezziario indichi un costo di 50 euro (prezzo puramente indicativo),.

In questo caso il valore massimo dell’incentivo, indicato nell’allegato della Legge 63/2013, è pari a 50 euro al metro quadrato il che significa che la differenza (70 – 50 = € 20 al metro quadro) rimarrà a carico del committente

Quindi diciamo che non sarà proprio un intervento a costo zero.

e se qualcosa non va? chi paga?

Tutti gli aspetti fin qui indicati danno un’idea delle complessità connesse all’accesso all’incentivo e anche del rischio che emergano problematiche non anticipate in un primo momento.

Il rischio principale è ovviamente che le autorità competenti per i controlli (Agenzia delle Entrate ed ENEA) riscontrino il difetto dei presupposti e che ciò determini la decadenza dal beneficio percepito, con il recupero del contributo e l’applicazione di interessi e sanzioni.

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito (circolare n. 24/E/2020) che il recupero della detrazione non spettante sarà effettuato nei confronti del beneficiario dell’agevolazione (quindi il committente), ma che vige la responsabilità in solido del fornitore che abbia applicato lo sconto o del cessionario del credito fiscale “in presenza di concorso nella violazione”, ai sensi dell’art. 9 del d.lgs. n. 472/1997.

Quindi, qualora sia accertata la mancata integrazione, anche parziale, dei requisiti che danno diritto alla detrazione d’imposta, l’Agenzia delle entrate provvederà al recupero dell’importo corrispondente alla detrazione non spettante nei confronti del soggetto che ha esercitato l’opzione.

Tale importo sarà inoltre maggiorato degli interessi di cui all’articolo 20 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, e delle sanzioni di cui all’articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471.

Oltre alle sanzioni penali, nei confronti dei soggetti che rilasciano attestazioni e asseverazioni infedeli si applica una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 2.000 a euro 15.000 per ciascuna attestazione o asseverazione infedele resa.

quindi che fare?

In conclusione possiamo dire che quella rappresentata dal superbonus 110% è sicuramente un’occasione unica per rinnovare un patrimonio immobiliare ormai datato, ma nasconde comunque dei rischi che vanno esaminati con attenzione prima di prendere qualsiasi decisione.

Proprio per questo, se desiderate ulteriori informazioni, noi di Civer SC, saremo pronti a guidarvi e ad aiutarvi a cogliere queste opportunità.

Potete contattarci direttamente, venendo nella nostra sede di San Giovanni Lupatoto o telefonando al nostro numero 045 9251178 oppure compilando il form che trovate QUI.

14 Maggio 2020 by creativart 0 Comments

Nuovo Decreto Rilancio ed ecobonus 110%

Con il Nuovo Decreto Rilancio 2020 ed ecobonus 110%, comprendente anche il sismabonus e altre agevolazioni, vi è la possibilità per chi desidera effettuare lavori di riqualificazione energetica e miglioramento abitativo di effettuarli con un costo pari allo ZERO.

La portata di questa occasione può essere riassunta con le parole del Sottosegretario alla presidenza del consiglio Riccardo Fraccaro:

“Esprimo grande soddisfazione per il lavoro sul Superbonus al 110% che verrà approvato con il Decreto Rilancio. I cittadini potranno effettuare lavori con una detrazione superiore alle somme spese o lo sconto totale in fattura, cedendo il credito di imposta alle aziende che a loro volta potranno cederlo a fornitori o istituti bancari”.

Un’occasione unica quindi, un ecobonus 110% pensato per un rilancio dell’economia fortemente in difficoltà a causa di questi mesi di blocco totale per il Coronavirus Covid-19.

Ma cosa significa?

Decreto rilancio 2020 ed ecobonus 110%

In pratica, è previsto un potenziamento al 110% della detrazione di cui all’articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, per le spese documentate e rimaste a carico del contribuente, sostenute dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo.

Questo beneficio si potrà applicare ad esempio in caso di interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo.

La detrazione viene calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 60.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.
Però per usufruire di questa opportunità i materiali isolanti utilizzati devono rispettare i criteri ambientali minimi di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 11 ottobre 2017.

Ecobonus 110% i requisiti

Per l’accesso al superbonus del 110%, gli interventi devono rispettare i requisiti minimi previsti dai decreti di cui al comma 3-ter dell’articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del nuovo decreto.

Nel loro complesso, gli interventi devono assicurare, anche congiuntamente, il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio, ovvero se non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta, da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (A.P.E).

Superbonus per gli impianti fotovoltaici

Questo è un aspetto particolarmente interessante.

Vi è infatti la possibilità di accedere al super-ecobonus 110% anche per l’installazione di impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica, per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, fino ad un ammontare complessivo delle stesse spese non superiore a euro 48.000 e comunque nel limite di spesa di euro 2.400 per ogni kW di potenza nominale dell’impianto solare fotovoltaico, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo, sempreché l’installazione degli impianti sia eseguita congiuntamente ad uno degli interventi di riqualificazione energetica.

In caso di interventi di ristrutturazione edilizia, nuova costruzione e ristrutturazione urbanistica, il predetto limite di spesa è ridotto ad euro 1.600 per ogni kW di potenza nominale.

Nell’ecobonus 110% rientrano anche i lavori di messa in sicurezza dei giardini condominiali nonché la rimozione dell’amianto dai tetti.

La cessione del credito

Ai fini dell’opzione per la cessione o per lo sconto in fattura:

  • i tecnici abilitati asseverano il rispetto dei requisiti previsti dai decreti di cui al comma 3-ter dell’articolo 14 del decreto-legge n. 63 del 2013 e la corrispondente congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati. Una copia dell’asseverazione viene trasmessa esclusivamente per via telematica all’ Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA). Con decreto del Ministro dello sviluppo economico da emanare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono stabilite le modalità di trasmissione della suddetta asseverazione e le relative modalità attuative;
  • per il sisma bonus, la riduzione del rischio sismico è asseverata dai professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico secondo le rispettive competenze professionali, e iscritti ai relativi Ordini o Collegi professionali di appartenenza.

In conclusione

Con questi incentivi non si punta solo ad un rilancio dell’economia, ma ad una vera e propria rivoluzione per migliorare la sicurezza e le prestazioni energetiche degli edifici italiani.

Un sistema unico e nuovo, per la prima volta lo stato si fa carico di un simile ammodernamento.

Com’è possibile?

La risposta sta nella ricaduta che avrà sui conti dello stato l’andamento del settore edilizio. Tra le tasse che le aziende pagheranno, l’occupazione che riprenderà quota e l’indotto che ruota intorno al settore, lo Stato prevede addirittura un bilancio positivo tra i costi e i benefici di questa operazione.

Come usufruirne?

Se desiderate ulteriori informazioni e sapere come usufruire di questa occasione unica, potete contattarci di persona, venendo nella nostra sede di San Giovanni Lupatoto, telefonando oppure compilando questo form.

Il Team di Civer S.C.

Bonus casa 2020 ecco le novità

Grazie al Bonus Casa 2020 è possibile realizzare la casa dei tuoi sogni. Bonifica amianto verona, tetti verona, smaltimento eternit verona

12 Dicembre 2019 by creativart 0 Comments

Pulizia grondaie un intervento da programmare

La pulizia grondaie è un intervento necessario per la salute della tua abitazione.

Le grondaie infatti svolgono un ruolo fondamentale nel convogliare l’acqua piovana lontano da casa e prevenire le infiltrazioni causate da forti tempeste e piogge.

Tuttavia, non sono completamente esenti da manutenzione.

La manutenzione e le ispezioni regolari, inclusa la pulizia, possono aiutare a mantenere il sistema in ottime condizioni e ridurre in questo modo la necessità di interventi più costosi ed invasivi.

La pulizia grondaie un’operazione fondamentale

Sono diversi i motivi per cui va effettuata la pulizia grondaie.

Basta pensare alle polveri presenti nell’aria, la sabbia portata dai venti, a questa aggiungiamo la presenza di volatili, e le foglie autunnali che si depositano sul tetto.

Tutto questo provoca un accumulo di materiale all’interno dei canali di gronda, impedendo il deflusso dell’acqua piovana, con conseguente fuoriuscita della stessa e infiltrazione nel tetto o nel muro.

Questo quadro ci ricorda come la pulizia grondaie sia quindi un’operazione necessaria e come vada programmata con una certa frequenza.

Quanto spesso vanno pulite le grondaie

Le grondaie dovrebbero essere ispezionate e pulite due volte all’anno, idealmente ogni primavera e autunno, il che contribuirà a garantire che continuino a funzionare come dovrebbero.

Alcuni proprietari di case scelgono di incaricare delle ditte specializzate per l’ispezione.

Senza un’ispezione, infatti non sapresti mai se c’era un intasamento che impedisce all’acqua di scorrere liberamente attraverso il sistema.

Un intasamento può essere causato, come dicevamo, da piume di uccelli, foglie, aggiunto al peso generato dall’acqua stagnante, può causare danni che richiederebbero un intervento più invasivo con la sostituzione della grondaia e forse opere murarie e interventi sul tetto.

Come viene effettuata la pulizia delle grondaie

Generalmente, una ditta specializzata utilizzerà una piattaforma aerea per operare in sicurezza sul tuo tetto.

Poi, dopo l’ispezione, provvederà alla rimozione del materiale accumulato nel canale di gronda.

In questa fase si verificherà che non vi siano infiltrazioni, coppi danneggiati e che la guaina impermeabile sia ancora in perfetto stato.

Si provvederà anche alla pulizia di eventuali filtri di incanalamento.

A questo punto si effettuerà un lavaggio completo di tutti i canali, questo permetterà di verificare ulteriormente la tenuta degli stessi e se vi siano impedimenti al deflusso corretto dell’acqua.

In conclusione

Come puoi notare, di per sé questo intervento non è particolarmente complesso.

Se la pulizia grondaie viene eseguita regolarmente, circa due volte all’anno, mantiene sana la tua casa, permettendoti di risparmiare costi aggiuntivi dovuti ad interventi maggiori.

Con questo articolo speriamo di aver reso più chiaro questo argomento, se desideri comunque ulteriori informazioni, o scoprire quello che noi di CIVER S.C. possiamo fare per te, vieni nella nostra sede di San Giovanni Lupatoto, oppure telefona al +39 045 9251178

            Il Team di Civer S.C.

Manutenzione dei tetti in coppo perché è necessaria

I tetti in coppo sono una caratteristica delle nostre città.

Esaltano la bellezza di un edificio e ne garantiscono la salute.

Ma non basta costruire degli ottimi tetti in coppo, perché una cosa duri nel tempo necessita di una regolare manutenzione.

Manutenzione dei tetti in coppo perché è necessaria

Perché dalla copertura, dal tetto, dipende l’intera salute dell’edificio.

Essendo la superficie esterna del tetto la maggiormente esposta agli agenti atmosferici è ovviamente quella soggetta a maggior usura.

Non appena si manifestano dei punti di cedimento, negli ambienti sottostanti si scoprono i sintomi del problema, con la comparsa di muffe, umidità e forse anche infiltrazioni, a cui se non vi si pone rimedio, a lungo andare, possono compromettere la solidità stessa dell’edificio.

La manutenzione dei tetti in coppo e di qualsiasi altro materiale, è quindi un’operazione necessaria per preservare le coperture delle nostre abitazioni in perfetto stato.

Dalla copertura, dal tetto, dipende l’intera salute dell’edificio

Come va effettuata la manutenzione

Il primo step consiste in un accurato controllo visivo dello stato del nostro tetto effettuato da un professionista del settore.

Questo permette di controllare lo stato di conservazione degli elementi e nel caso dei tetti in coppo, si va ad esaminare che i singoli coppi non presentino fessure o crepi, che siano integre, che la superficie esterna sia integra e uniforme, inoltre che i coppi siano anche ben accostati l’uno all’altro.

Si deve anche prestare attenzione che nel tempo non si siano formati depositi di materiale tra i coppi, perché questo potrebbe portare alla formazione di ristagni di acqua, provocando nel tempo delle infiltrazioni.

Una speciale attenzione va poi data alle gronde e ai pluviali, infatti dall’efficienza dei canali di scolo dipende molta della salute dei nostri tetti in coppo.

Questo tipo di ispezione potrebbe evidenziare la necessità di effettuare piccole riparazioni al nostro tetto.

Come procedere a questo punto?

Un tecnico qualificato provvederà semplicemente alla sostituzione dei coppi o delle tegole danneggiate.

Anche se la sostituzione di alcuni coppi può sembrare un’operazione abbastanza semplice, affidarsi ad un tecnico specializzato garantisce la realizzazione di un intervento in completa sicurezza e fatto a regola d’arte, soprattutto evitando di provocare altre rotture.

Questo tipo di intervento non richiede nessun assenso burocratico o pratiche edilizie.

Quando effettuare la manutenzione del nostro tetto?

In linea generale potremo dire che i mesi primaverili sono l’ideale per effettuare un controllo sulla salute del nostro tetto, così da eliminare qualunque ostacolo al deflusso delle acque piovane, prima dell’inizio della bella stagione caratterizzata da temporali a volte di forte intensità.

Noi di Civer S.C. saremo felici di potervi dare ulteriori informazioni, per mantenere in salute i vostri tetti in coppo

Potete contattarci di persona, venendo nella nostra sede di San Giovanni Lupatoto, telefonando oppure compilando questo form.

    Nel frattempo ti inviamo i nostri più cari saluti

        Il Team di Civer S.C.